Svolta nella lotta ai CD copiati. Il 'Sunday Times': l'offensiva delle major

Il "Sunday Times" riporta che forse si è giunti ad una svolta nella lotta ai CD copiati.
Le major, stanche di perdere profitti, stanno per immettere sul mercato dei CD che contengono al loro interno dei chip i quali non consentono la loro duplicazione. Dopo un tragicomico esperimento con l'ultimo titolo di Natalie Imbruglia, la tecnica dev'essersi affinata; sono infatti parecchi i nuovi album, in fase di lancio in questi giorni, ad essere dotati dei congegni. Tra questi vi è da annoverare "It had to be you…the great American songbook", che, già uscito sul mercato USA, in Gran Bretagna sarà impossibile (almeno così spera l'etichetta che lo distribuisce, la BMG) copiare. Sono quattro le opzioni che possono essere immesse nelle copie; una ad esempio inibisce la possibilità del downloading, un'altra addirittura l'ascolto su PC. Il "Sunday Times" afferma che da questa settimana saranno "molti" i nuovi CD pubblicati in Gran Bretagna a contenere la "copy control technology". "L'industria ha deciso di fare qualcosa. Non è come ai tempi della duplicazione delle cassette, in cui uno faceva una copia e la regalava ad un amico. Adesso se uno carica dei file musicali nel proprio computer, si possono mandare in giro per tutto il mondo", ha dichiarato Sarah Roberts della British Phonographic Industry. Lo scorso anno nel Regno Unito sono stati venduti 220 milioni di CD musicali e 308 milioni di CD vergini. La BPI stima che, di quest'ultimi, ben 128 milioni siano stati utilizzati per copiare musica; si è trattato di un mancato profitto corrispondente ad 1 miliardo di sterline.