Quote “protette” per la musica italiana in radio e in televisione, promozione all’estero della produzione nazionale, incentivi fiscali all’apertura di nuovi punti vendita, detassazione degli utili reinvestiti nel lancio di nuovi artisti, tutela della figura professionale del produttore discografico.
Questi i punti chiave dell’agenda AFI, associazione di categoria che raggruppa oltre 150 case discografiche indipendenti, coincidenti quasi per intero con il piano di misure anticrisi proposto dalla maggiore organizzazione del settore, FIMI: entrambe le associazioni hanno esposto i loro suggerimenti e punti di vista nel corso di un recente incontro tra parlamentari e operatori del settore tenutosi presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati (vedi news), sollecitando l’approvazione urgente di una nuova legge quadro sulla musica. A proposito della quale l’AFI, con un comunicato stampa, ha voluto ora ribadire la sua “predilezione per il progetto di legge presentato all’inizio di quest’anno dall’on. Guglielmo Rositani”, tra le molteplici proposte tuttora al vaglio degli organi legislativi. .