Benvenuti al dopo scuola degli Après La Classe

Esce in questi giorni per l’etichetta Edel il primo omonimo disco degli Après La Classe, band composta da sette giovani musicisti pugliesi, scoperti e lanciati in origine da Eugenio Bennato nell’ambito del progetto “Taranta power”, dedicato al recupero e alla valorizzazione delle musiche tradizionali del sud Italia.

Il loro lavoro, sospeso fra tradizione e modernità, è una mescolanza di pizzica e di taranta salentine, di musica elettronica e di ritmi reggae; una piacevole miscela che rieccheggia e ricorda il suono elettronico dei Subsonica, il reggae degli Africa Unite e i tradizionali ritmi della Puglia.
Formula forse non originalissima, ma a cui, si deve riconoscere, gli Après la classe infondono un’energia vitale particolare e un respiro più “internazionale”; complici l’esperienze musicali e di vita diverse da cui provengono i componenti del gruppo (Cesko, per esempio, uno dei fondatori del gruppo, è per metà francese e vanta un passato da DJ house) e le età così varie dei sette membri, che vanno dai 17 anni di Puccia, il fisarmonicista, ai 27 di Cesko e Francois Rekkia, vere e proprie menti del progetto.
L’album (dodici pezzi in tutto) contiene brani in italiano originali degli Après La Classe, delle canzoni tradizionali cantate in dialetto, riarrangiate e rivisitate con sonorità elettroniche (“Lu rusciu te lu mare” e “ Kalinifta”), un pezzo, “Paris”, in francese, e una cover “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo.

“La musica e la lingua del Salento sono quelle con cui siamo cresciuti e con le quali ci viene spontaneo esprimerci e comunicare: fanno parte di noi ed era inevitabile che confluissero nel nostro lavoro. Ma fin dall’inizio ci siamo imposti la regola che la nostra musica fosse il risultato dell’apporto di esperienze diverse”, spiega a Rockol il cantante e autore Cesko, “per questo nel disco ci è piaciuto accostare fra loro canzoni in lingua francese, in italiano e in dialetto. E sempre per diversificare la nostra proposta abbiamo inserito anche la canzone di Pappalardo, ’Ricominciamo’”.
“A dire il vero l’abbiamo rifatta perché ci divertiva”, si inserisce Francois Rekkia, voce e chitarra della band, “’Ricominciamo’ fa parte di quelle vecchie canzoni che abbiamo finito con l’ascoltare tutti, che suonano familiari e che fanno parte della nostra storia. Abbiamo provato a farla per scherzo e poi, visto che ci piaceva, abbiamo deciso d’inserirla ”.
L’album è stato inciso in Puglia e precisamente in uno studio casalingo, come racconta Rekkia, che è anche voce e chitarra del gruppo: “Abbiamo fatto tutto da soli. Il disco lo abbiamo inciso in quattro mesi praticamente a casa, in uno studio messo in piedi da noi”.

“Il contatto con la Edel è arrivato in seguito, a disco praticamente finito”, spiegano i due musicisti che a proposito del contratto con la casa discografica di Milano raccontano: “Da bravi meridionali, siamo venuti noi al nord ad autoproporci”.
Fra le collaborazioni dell’album, ci sono quelle di altri artisti del sud: quella del DJ Caparezza, che ha prestato la voce nel brano “Lu sule, lu mare, lu ventu” e quella di Paolo Renna, del gruppo dei Boo Boo Vibration.
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