Sembra che ognuno continui a pensarla a modo suo a proposito del futuro di Universal Music, tra gli attuali vertici aziendali: mentre il capo della divisione discografica Doug Morris, intervistato dal sito HITS Daiydouble, prende per buone le promesse di Jean-René Fourtou, amministratore delegato di Vivendi, che esclude una vendita degli “asset” musicali del gruppo (vedi news), Edgar Bronfman Jr.
resta convinto che la multinazionale francese si disferà prima o poi della sua casa discografica. L'imprenditore canadese, a cui Fourtou ha chiesto di dedicare più tempo al riassestamento del business musicale (vedi news), lo ha ribadito in una recente intervista al Los Angeles Times, in cui fa intendere che gli interessi televisivi, cinematografici e musicali di Vivendi Universal (insieme con i parchi di divertimento) dovrebbero confluire in una entità autonoma e separata, destinata a procacciarsi investimenti sul mercato azionario (e in cui non si capisce per il momento quale quota conserverebbe l'attuale proprietario). Se ne parlerà, comunque, non prima della fine dell'anno prossimo, secondo quanto rivelano i bene informati. .