Classifiche, Billboard album chart: effetto Grammy, premiati Mumford & Sons

L'effetto Grammy Awards si riverbera grandemente sulla nuova classifica USA degli album. Grazie alla vittoria nella categoria "Album of the year", "Babel" dei Mumford & Sons vola dal numero 4 fino a riprendersi il numero 1 che già era stato suo. Per i re del neofolk ciò significa altre 185.000 copie, risultato che tiene anche conto del prezzo scontato ($6.99) praticato da iTunes per il giorno di San Valentino. Dopo i M&S, che ai Grammy si sono esibiti due volte e che con l'attuale chart fanno segnare quattro settimane non consecutive al vertice, da registrare ci sono altri avanzamenti dovuti all'effetto dei premi. Il primo di essi è la compilation "2013 Grammy nominees", che rimbalza dal numero 11 al 2 con 88.000 unità mosse. Altro beneficiato è Bruno Mars, anch'esso esibitosi alla serata (per noi in Italia la nottata); il suo "Unorthodox jukebox" passa dall'8 al 3. Taylor Swift, che ha aperto la manifestazione con "We are never ever getting back together", va dal numero 12 al 4 con lo stravenduto "Red". Chiude la Top 5 un non-Grammy, "All that echoes" di Josh Groban. Anche le posizioni 6, 7 e 10 hanno a che fare con le celebri premiazioni. La sesta tacca è dell'omonimo dei Lumineers che proviene dal 10, la settima appartiene a "Some nights" dei fun che si risolleva dal 14, la decima vede "Overexposed" dei Maroon 5 che era al ventesimo posto. Gli altri: la compilation "Now 45" scivola dal terzo all'ottavo gradino e "Passione" di Bocelli scende dal numero cinque al nove. Questa settimana le vendite di album negli USA sono cresciute del 17% rispetto a quelle della settimana scorsa e diminuite del 12% nei confronti delle vendite della stessa comparabile settimana del 2012.
Consulta qui la USA Billboard Album Chart di questa settimana.

Vuoi leggere di più su Mumford & Sons?

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996