Steve Earle, una voce americana fuori dal coro

Steve Earle, cantante rock-country americano, ha fatto indignare mezza America con il suo ultimo album “Jerusalem” e la ballata “John Walker blues” (vedi news), dedicata al ventunenne ragazzo californiano convertitosi all’Islam ed entrato nelle fila dei guerriglieri talebani di Osama bin Laden.

Tuttavia, sembra non preoccuparsi e non temere le minacce che gli sono state rivolte a seguito del disco, in quanto, come spiega lui stesso: “Chi ascolta tutto il disco, capisce il messaggio. Ho scritto questa canzone perché ho un figlio di 21 anni, la stessa cosa poteva accadere a lui. Negli Usa molti ragazzi non amano la cultura nazionale e cercano fuori qualcosa a cui aggrapparsi”.
Il cantante sarà in Italia e, precisamente, a Milano il prossimo anno per un tour di promozione. Ad accompagnarlo, fra i musicisti della band, ci sarà anche il figlio Justin. “Justin suona la chitarra meglio di me e presto uscirà il suo primo album”, dice papà Earle. (Fonte: Il Corriere della Sera)
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