Un segno di discontinuità nei confronti del passato è stato dato, e significativo, quest’anno. Se in passato chi gestiva la comunicazione lo faceva servendo le (incomprensibili) volontà di segretezza dell’organizzazione – ricorderete l’insistenza con cui Rockol ha cercato di ottenere, e legittimamente, i “numeri” delle votazioni degli anni scorsi, scontrandosi con dinieghi sistematici, quest’anno le cose sono cambiate, e di molto, e in meglio. Il capo ufficio stampa RAI, Fabrizio Casinelli, e l’ufficio stampa del Festival, Monica Tellini, hanno cambiato radicalmente l’approccio: se prima le domande della stampa erano considerate quasi indebite e fastidiose ingerenze, quest’anno – e, sorprendentemente, spesso su iniziativa diretta di Fabio Fazio e del direttore di Rai Uno, Giancarlo Leone – le informazioni sono arrivate precise e puntuali. In particolare, già nella conferenza stampa finale di domenica (ne abbiamo riferito) Nando Pagnoncelli è stato invitato – e ne sembrava francamente sorpreso anche lui – a dettare nome per nome le intere classifiche (del televoto, della Giuria di Qualità e la risultante delle due) per tutte le votazioni. Una rivoluzione, della quale qualche funzionario della vecchia scuola (anche presente al tavolo) è parso sorpreso e seccato: ma per chi è convinto, come noi, che la trasparenza assoluta sia sempre la scelta migliore, si è trattato di una rivoluzione positiva, che speriamo non sia passeggera. Sul sito della RAI sono anche immediatamente comparsi gli elenchi definitivi con le percentuali, che pubblichiamo qui.
Notizie
|
18/02/2013