Le previsioni degli 'insider': Vivendi presto venderà la Universal Music
Secondo le aspettative di alcuni alti dirigenti della major musicale, il gruppo francese Vivendi metterà in vendita la Universal già nei prossimi mesi o al massimo entro il 2003, probabilmente per mezzo di una nuova offerta pubblica di azioni.
Alcuni executive dell’azienda discografica leader di mercato hanno espresso le loro previsioni al quotidiano californiano Los Angeles Times, dopo che il nuovo amministratore delegato di Vivendi, Jean-René Fourtou, ha ribadito l’intenzione di vendere “asset” importanti della società per renderla più efficiente, piccola e compatta e ridurne l’enorme indebitamento. Secondo i principali quotidiani finanziari internazionali, lo stesso Fourtou intende iscrivere oneri straordinari per un valore compreso tra i 5 e i 10 miliardi di dollari nel prossimo conto economico trimestrale: l’operazione servirebbe a restituire veridicità ai contestatissimi bilanci di Vivendi tenendo conto della pesante svalutazione subìta da alcune attività patrimoniali, soprattutto quelle acquistate nel dicembre scorso (per oltre 10 miliardi di dollari) da USA Networks nel settore Internet e televisivo.
In conseguenza della manovra contabile Vivendi dovrebbe registrare un disavanzo netto di gestione nel trimestre a dispetto di una lieve crescita del fatturato e dei profitti. Fourtou, intanto, non ha ancora dichiarato esplicitamente le sue intenzioni a riguardo della divisione musicale e di quella cinematografica di Vivendi: ma molti, tra gli addetti ai lavori, interpretano il suo silenzio come un assenso.
Alcuni executive dell’azienda discografica leader di mercato hanno espresso le loro previsioni al quotidiano californiano Los Angeles Times, dopo che il nuovo amministratore delegato di Vivendi, Jean-René Fourtou, ha ribadito l’intenzione di vendere “asset” importanti della società per renderla più efficiente, piccola e compatta e ridurne l’enorme indebitamento. Secondo i principali quotidiani finanziari internazionali, lo stesso Fourtou intende iscrivere oneri straordinari per un valore compreso tra i 5 e i 10 miliardi di dollari nel prossimo conto economico trimestrale: l’operazione servirebbe a restituire veridicità ai contestatissimi bilanci di Vivendi tenendo conto della pesante svalutazione subìta da alcune attività patrimoniali, soprattutto quelle acquistate nel dicembre scorso (per oltre 10 miliardi di dollari) da USA Networks nel settore Internet e televisivo.
In conseguenza della manovra contabile Vivendi dovrebbe registrare un disavanzo netto di gestione nel trimestre a dispetto di una lieve crescita del fatturato e dei profitti. Fourtou, intanto, non ha ancora dichiarato esplicitamente le sue intenzioni a riguardo della divisione musicale e di quella cinematografica di Vivendi: ma molti, tra gli addetti ai lavori, interpretano il suo silenzio come un assenso.
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