Plug In 2002: per Rob Glaser le major 'sbloccheranno' i cataloghi digitali
Torrenziale come è sua abitudine, Rob Glaser (CEO di Real Networks) è
volato da Seattle a New York sia per fare una breve dimostrazione pubblica
del funzionamento dell'ultimo lettore minidisk della Sony applicato alla
piattaforma RealOne (oggetto di una recentissima intesa con Real Networks)
sia, soprattutto, per sottoporsi al fuoco di fila di domande della platea
qualificata del Plug In. Ecco un estratto del suo intervento.
"Cosa manca ai servizi musicali a pagamento per affermarsi definitivamente? Serve raggiungere una massa critica di contenuto che oggi non c'è e serve applicare a questo contenuto online una totale funzionalità, così che i consumatori possano percepirne i vantaggi. E' banale sottolineare che altrimenti il contenuto gratis non si batte, ma è così. Stiamo imparando. Prima la preoccupazione era mirata al servizio, che andava semplicemente inventato. Messo in piedi il servizio, ci sì è occupati delle funzionalità su formati e applicazioni. Dato che ormai ci siamo anche sotto questo profilo, direi che non manca molto alla effettiva disponibilità del contenuto. Quando? La mia personale sensazione è che le major possano iniziare a renderlo disponibile in massa entro quest'anno.". L'affermazione è degna di nota, considerando il ruolo cruciale di Real nella compagine MusicNet e, quindi, il suo accesso primario e privilegiato alle informazioni che emanano dalle major.
Il 'peer to peer'? "L'intera materia è affascinante. E' una grande idea di base e credo che dimostrerà la sua piena applicabilità in termini di marketing e di distribuzione virale; temo, però, che prima che possa farlo legalmente passeranno almeno altri due anni". Relativamente agli aspetti legali della musica su Internet, ".la proposta legislativa di Boucher (v. news) è praticamente un passaggio obbligato, anche perché le aziende tecnologiche da un lato e i titolari dei diritti dall'altro devono trovare un terreno comune. Penso che, però, non si otterrà niente entro questa presidenza, mancano i tempi e i modi tecnici per farcela. Comunque l'intera questione del 'clearance' dei diritti fa sembrare il Vietnam una passeggiata nel parco.".
"Cosa manca ai servizi musicali a pagamento per affermarsi definitivamente? Serve raggiungere una massa critica di contenuto che oggi non c'è e serve applicare a questo contenuto online una totale funzionalità, così che i consumatori possano percepirne i vantaggi. E' banale sottolineare che altrimenti il contenuto gratis non si batte, ma è così. Stiamo imparando. Prima la preoccupazione era mirata al servizio, che andava semplicemente inventato. Messo in piedi il servizio, ci sì è occupati delle funzionalità su formati e applicazioni. Dato che ormai ci siamo anche sotto questo profilo, direi che non manca molto alla effettiva disponibilità del contenuto. Quando? La mia personale sensazione è che le major possano iniziare a renderlo disponibile in massa entro quest'anno.". L'affermazione è degna di nota, considerando il ruolo cruciale di Real nella compagine MusicNet e, quindi, il suo accesso primario e privilegiato alle informazioni che emanano dalle major.
Il 'peer to peer'? "L'intera materia è affascinante. E' una grande idea di base e credo che dimostrerà la sua piena applicabilità in termini di marketing e di distribuzione virale; temo, però, che prima che possa farlo legalmente passeranno almeno altri due anni". Relativamente agli aspetti legali della musica su Internet, ".la proposta legislativa di Boucher (v. news) è praticamente un passaggio obbligato, anche perché le aziende tecnologiche da un lato e i titolari dei diritti dall'altro devono trovare un terreno comune. Penso che, però, non si otterrà niente entro questa presidenza, mancano i tempi e i modi tecnici per farcela. Comunque l'intera questione del 'clearance' dei diritti fa sembrare il Vietnam una passeggiata nel parco.".
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