
Si è così impegnata per mettere in piedi una serie di sfrenate feste che, a causa degli schiamazzi e di altri comportamenti poco dignitosi (per esempio gettare ogni sorta di rifiuto per terra), Christina Aguilera è stata bandita da uno sciccoso hotel di Los Angeles.
Christina aveva organizzato tutto: tre selvaggi party, ognuno dei quali è costato la cifra non indifferente di 140.000 dollaroni, circa 250 milioni delle vecchie lire, distribuiti in tre suite di lusso dello Standard Hotel, nei pressi di Hollywood. Alle festicciole, dove non mancavano cibo di prima qualità, champagne e servizio in camera per gli ospiti più esigenti, non scarseggiavano neppure gli ospiti: ormai una star, ha fatto capolino Jack Osbourne, il figlioletto sedicenne di Double O, e Drew Barrymore, palesemente mai cresciuta dai tempi di “ET”. Qualcosa, però, la previdente Christina non l’aveva calcolato. Gli altri ospiti che alloggiavano all’hotel, infatti, annoiati dal caos e dal continuo viavai di gente che correva e urlava per i corridoi, hanno chiamato il direttore della pensioncina da quattro soldi per lamentarsi. Così, secondo quanto riportato dal chiacchierone tabloid britannico Sun, sembra che il nome della star di “Genie in a bottle”, sia stato definitivamente depennato dalla lista dei graditi ospiti dello Standard Hotel. Che, lusso a parte, qualcosa di standard lo ha davvero. Chi rompe, paga.
Christina aveva organizzato tutto: tre selvaggi party, ognuno dei quali è costato la cifra non indifferente di 140.000 dollaroni, circa 250 milioni delle vecchie lire, distribuiti in tre suite di lusso dello Standard Hotel, nei pressi di Hollywood. Alle festicciole, dove non mancavano cibo di prima qualità, champagne e servizio in camera per gli ospiti più esigenti, non scarseggiavano neppure gli ospiti: ormai una star, ha fatto capolino Jack Osbourne, il figlioletto sedicenne di Double O, e Drew Barrymore, palesemente mai cresciuta dai tempi di “ET”. Qualcosa, però, la previdente Christina non l’aveva calcolato. Gli altri ospiti che alloggiavano all’hotel, infatti, annoiati dal caos e dal continuo viavai di gente che correva e urlava per i corridoi, hanno chiamato il direttore della pensioncina da quattro soldi per lamentarsi. Così, secondo quanto riportato dal chiacchierone tabloid britannico Sun, sembra che il nome della star di “Genie in a bottle”, sia stato definitivamente depennato dalla lista dei graditi ospiti dello Standard Hotel. Che, lusso a parte, qualcosa di standard lo ha davvero. Chi rompe, paga.
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