Nella giornata di ieri, venerdì 24 maggio, la RIAA (Recording Industry Association of America, l’associazione che raccoglie le major discografiche statunitensi) e la National Music Publishers Association hanno intentato causa al servizio di file-sharing Audiogalxy.
L’accusa è analoga a quella intenta tempo fa a Napster: avere favorito “intenzionalmente” la violazione del diritto d’autore, permettendo i naviganti di scambiarsi liberamente copie illegali di brani musicali.
Audiogalaxy, uno dei più diffusi sistemi di scambio di musica in rete, ha oltre 15 milioni di utenti registrati; la base operativa è ad Austin. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, i responsabili di Audiogalaxy non hanno ancora rilasciato commenti sulla questione.
L’accusa è analoga a quella intenta tempo fa a Napster: avere favorito “intenzionalmente” la violazione del diritto d’autore, permettendo i naviganti di scambiarsi liberamente copie illegali di brani musicali.
Audiogalaxy, uno dei più diffusi sistemi di scambio di musica in rete, ha oltre 15 milioni di utenti registrati; la base operativa è ad Austin. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, i responsabili di Audiogalaxy non hanno ancora rilasciato commenti sulla questione.
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