Musica africana e impegno sociale per Damon Albarn

Si chiama “Mali music” e esce in questi giorni l’ultima fatica discografica del cantante dei Blur, Damon Albarn, ispirata ai suoni e ai ritmi tribali dell’Africa.
Il nuovo progetto musicale di Damon, che è anche il “papà” della band virtuale Gorillaz, è stato registrato a Mali ed è nato da una collaborazione con l’associazione no-profit Oxfam (a cui vanno i profitti delle vendite del CD), come spiega il cantante stesso: ”La Oxfam mi aveva chiesto di andare in Mali come “ambasciatore”, ma non sarei stato a mio agio nelle veste di politico perché sono un musicista. Così, zaino in spalla e registratore digitale alla mano, nel 2000 sono partito per il Mali (vedi news) e ho iniziato a lavorare con artisti del posto. Ho registrato circa 40 ore di musica. A queste ho aggiunto in seguito delle parti cantante con l’aiuto di Afel Bocuom e due anni dopo sono nate le canzoni definitive di ‘Mali Music’”. Il nuovo album ha un’impronta decisamente più acustica rispetto alla musica dance dei precedenti lavori: “Anche questo è un disco ‘tecnologico’”, commenta Damon,” nel senso che senza la tecnologia non avrei potuto farlo e anzi, trovo che la tecnologia sia assolutamente necessaria, anche per fare musica acustica”. (Fonte: Il Corriere della Sera).