Il guru dell'alt-rock americano Steve Albini, già produttore di Pixies e Nirvana nonché titolare del progetto post-hardcore/noise degli Shellac, ha definito idiota la già leader dei Dresden Dolls Amanda Palmer: a indispettire lo storico produttore di Chicago è stata la proposta, indirizzata alla cantante ai suoi fan ("capaci di suonare archi e fiati in modo semi-professionale"), di accompagnarla gratis agli strumenti in occasione dei suoi concerti.
"Vi daremo birra, merchandise, abbracci e un caloroso 'grazie' per averci aiutato a fare tutto il casino che avremmo in mente di fare", ha proposto la Palmer, che grazie ad un'operazione di crowdfunding è riuscita a raggranellare in totale indipendenza oltre un milione di dollari per la realizzazione del suo nuovo album, "Theatre is evil".
La risposta di Albini è apparsa sul suo blog, ospitato dal sito del suo studio, l'Electrical Audio di Chicago: "Fondamentalmente non ho problemi con chi chiede ai propri fan di pagare per realizzare un disco, di suonare gratis nella propria band durante i tour, di buttarsi in un buco di merda, di vendere metanfetamina o di farsi pompini a vicenda: solamente, io non mi abbasserò mai a tanto. La ragione è semplice: tutte queste sono cose che si possono facilmente ottenere pagando. E io tengo molto in considerazione l'indipendenza e l'autosufficienza, anche dal proprio pubblico". Quindi, rivolgendosi alla Palmer: "Se la tua posizione è quella di non riuscire a immaginare come fare tutto questo, sei costretta dalla tua ignoranza a chiedere aiuto come beneficenza, ammettendo pubblicamente la tua idiozia. Tutti noi abbiamo una soglia sotto la quale ci sentiamo indulgenti nell'aiutare un idiota, e credo che la signora Palmer questa soglia l'abbia passata, almeno presso i propri fan".
La risposta di Amanda non si è fatta attendere: "Queste argomentazioni perdono di validità, osservando l'entusiasmo della gente che mi risponde", ha dichiarato lei al New York Times, "Sono tutti contentissimi di fare quello che fanno, quindi questa obiezione mi sembra assurda: il pubblico è contento, i musicisti sono contenti, tutti sono contenti. Qual è il problema?".
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14/09/2012