Johnny Hallyday, gli aggiornamenti: 'Condizioni stabili, quadro rassicurante'
Ha scossa la Francia intera la notizia del ricovero di Johnny Hallyday in un ospedale di Point-a-Pitre, a Guadalupa, nelle Antille Francesi. Stando agli ultimi aggiornamenti provenienti da oltralpe, le condizioni del veterano rocker, classe 1943, sarebbero comunque rassicuranti: "Molte grazie per i vostri messaggi", ha postato sul proprio account di Twitter il figlio del cantante, David, "Le ultime notizie dall'ospedale sono molto buone, e la cosa ci rassicura enormemente".
Sull'isola di Saint-Barthélémy per registrare il suo nuovo album, Hallyday si sarebbe sentito male ieri: trasportato da un elicottero dell'elisoccorso locale presso l'ospedale di Point-a-Pitre, dove è tutt'ora ricoverato, l'artista è stato immediatamente raggiunto dalla moglie Laeticia, giunta sull'isola con un volo privato.
"A dispetto delle voci circolate nella mattinata di oggi, vogliamo rassicurare tutti i fan di Johnny Hallyday: le sue condizioni sono più che rassicuranti", si legge in un comunicato diramato poco fa dall'entourage del cantante: "Il ricovero, di breve durata e di carattere esclusivamente precauzionale, si è reso necessario per curare un'aggressiva e persistente forma di bronchite. Smentiamo quindi categoricamente ogni indiscrezione riguardo a qualsiasi tipo di problemi cardiaci".
Questo problema di salute, quindi, non inciderà troppo sulla tabella di marcia dei lavori per il nuovo album di Hallyday, atteso nei negozi per il prossimo 12 novembre: stando a quanto riferito da Le Parisien il rocker potrebbe già tornare in studio già il prossimo venerdì, insieme al chitarrista Brian Ray - già collaboratore di Paul McCartney - per finire di registrare le parti vocali sui playback strumentali - già praticamente ultimati - dei circa dodici brani che verranno inclusi nella prova in studio, scritti per l'occasione dal cantautore Daran (francese di nazionalità ma nato in Italia, a Torino) e Christophe Miossec, che prestò a Hallyday la sua penna già nel 2000 per tre brani del disco "Sang pour sang".