E' una storia apparentemente senza fine, quella che vede confrontarsi in tribunale il sito creato da Shawn Fanning e l'industria discografica americana. Scaduto martedì scorso, 19 febbraio, il tempo concesso alle parti dal giudice Marilyn Hall Patel per arrivare ad un accordo extragiudiziale, la vertenza riprende ora il suo normale iter procedurale con tempi e lungaggini da giustizia italiana.
L'amministratore delegato di Napster, Konrad Hilbers, continua a dichiararsi ottimista sulle possibilità di coinvolgere le major nel nuovo (e continuamente dilazionato) servizio di downloading a pagamento che il sito Web californiano annuncia ormai da mesi (vedi news): ma dal canto loro le case discografiche non mostrano alcuna intenzione di ritirare la mozione con la quale richiedono il riconoscimento in giudizio della violazione dei loro copyright musicali e una condanna della società californiana al risarcimento dei danni.
La causa intentata dalle major e della loro associazione di categoria RIAA nei riguardi di Napster risale ormai a tre anni fa.
L'amministratore delegato di Napster, Konrad Hilbers, continua a dichiararsi ottimista sulle possibilità di coinvolgere le major nel nuovo (e continuamente dilazionato) servizio di downloading a pagamento che il sito Web californiano annuncia ormai da mesi (vedi news): ma dal canto loro le case discografiche non mostrano alcuna intenzione di ritirare la mozione con la quale richiedono il riconoscimento in giudizio della violazione dei loro copyright musicali e una condanna della società californiana al risarcimento dei danni.
La causa intentata dalle major e della loro associazione di categoria RIAA nei riguardi di Napster risale ormai a tre anni fa.
Dall'archivio di Rockol - Music Biz Cafe, parla Enzo Mazza (FIMI)
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