A qualcuno, almeno a giudicare da alcuni dei video che vengono trasmessi dalle maggiori emittenti musicali, il sospetto che l'hip hop - o, almeno, parte di esso - fosse infestato da becero machismo e da una spiccata superficialità era venuto, ma se a confermare il tutto arriva la voce di una che di rap ci vive, ovvero Azealia Banks, lo sguardo su certi atteggiamenti che da anni caratterizza la scena potrebbe cambiare radicalmente.
"Faccio il cazzo che mi va di fare", ha dichiarato la cantante di "212": "Voi finti duri, voi stupidi, voi ignoranti dagli scarsi orizzonti potete rimanere dove siete, perché quello che faccio lo faccio perché mi piace farlo, non per avere la vostra approvazione. E a me sembra che il mondo hip hop, specie quello americano, faccia parecchia fatica a capirlo. Sia chiaro, non sto parlando di tutto l'hip hop. Parlo di quegli uomini col cervello da gallina, sapete, quelli che 'le donne vogliono solo quello' e 'tutte le ragazze mi vengono dietro'. Parlo di loro. A me di fare colpo su di loro non potrebbe fregare di meno. Come donna, si aspettano sempre che inizi a sbavargli addosso quando mi si presentano davanti, ma a me non frega un cazzo. Se devo sbavare addosso a qualcuno, lo faccio per Paul Banks degli Interpol e per tipi così".
La cantante, che ha pubblicato il proprio album di debutto, "1991", lo scorso 28 maggio, ha appena diffuso il suo mixtape "Fantasea", reso pubblico il passato 11 luglio.