Classifiche USA: ancora Alan Jackson e Creed. Modesta ripresa delle vendite

Dopo la stanca fase post-natalizia, letale per le vendite, il mercato discografico USA pare riprendersi. E' un risveglio lento e pigro, che comunque emana segnali incoraggianti. Per la prima volta da Natale, infatti, una manciata di album ha visto un reale aumento delle proprie vendite. A capeggiare questa speciale contabilità è “Word of mouf” di Ludacris: il rapper di Atlanta è quarto con altre 81.000 copie vendute, e registra un aumento di 6000 unità sulla settimana precedente. Al primo posto regna ancora, per la seconda volta di fila, “Drive” del cantante country Alan Jackson, disco al cui successo contribuisce non poco il singolo estratto, “Where were you (when the world stopped turning)”, canzone sull'11 settembre. “Weathered” dei Creed, dopo i due mesi trascorsi sul trono, occupa ancora la piazza d'onore. “Silver side up” dei Nickelback è al numero 5, “Pain is love” di Ja Rule è sesto, “Stillmatic” di Nas settimo, “8701” di Usher ottavo, “Missundaztood” di Pink nono, la colonna sonora di “O brother, where art thou?” decima. Altre voci dal resto della savana: “The process of belief” dei Bad Religion entra al numero 49, “And all that could have been” dei Nine Inch Nails si affaccia sia al numero 26 sia al 37 grazie ai due diversi formati, “Is this it” degli Strokes si precipita fino al 33 grazie dopo la loro recente apparizione al programma “Saturday night live”.
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