
Reduce da un anno travagliato in cui ha dovuto incassare il fallimento del progetto di fusione con la EMI, predisporre radicali ristrutturazioni organizzative e deliberare consistenti riduzioni di personale (vedi news), il gruppo Warner Music inizia il 2002 con un obiettivo impellente: produrre risultati più consistenti su tutti i mercati.
Il messaggio è stato direttamente "recapitato" ai dipendenti dell’azienda dall’amministratore delegato Roger Ames per mezzo di un “memo” interno i cui contenuti sono già circolati in rete. Nella nota inviata al suo staff, Ames si dichiara soddisfatto dell’incremento di quota di mercato registrato negli USA nel corso dell’anno appena concluso, grazie al quale Warner è oggi la seconda casa discografica sul mercato americano alle spalle della Universal, e valuta positivamente anche le prestazioni fornite sugli altri territori chiave nonché la riorganizzazione internazionale delle attività di marketing e della divisione che si occupa di sfruttamento del catalogo. Ma, aggiunge, la major dovrà d’ora in poi sfruttare al meglio le sinergie tra i suoi reparti nonché la possibilità di fare affidamento sulle risorse della maggiore holding mediatica al mondo, la capogruppo AOL Time Warner, il cui nuovo capo Dick Parsons (vedi news) ha sempre mostrato disponibilità ad investire sullo sviluppo della divisione musicale.
Ames dice di aspettarsi, dopo un anno turbolento, un periodo di maggiore stabilità organizzativa e manageriale. “Il Warner Music Group è in grado di offrire tanto ai suoi artisti che ai suoi dipendenti un ventaglio e un’ampiezza di opportunità con cui nessun’altra casa discografica può competere”, sottolinea il manager nel suo “memo”. “Nessuna altra società del settore – aggiunge Ames – può rivendicare un potenziale analogo per quanto riguarda la collaborazione interdivisionale sul fronte del marketing, della promozione, della pubblicità, della distribuzione e delle partnership con terze parti”.
Il messaggio è stato direttamente "recapitato" ai dipendenti dell’azienda dall’amministratore delegato Roger Ames per mezzo di un “memo” interno i cui contenuti sono già circolati in rete. Nella nota inviata al suo staff, Ames si dichiara soddisfatto dell’incremento di quota di mercato registrato negli USA nel corso dell’anno appena concluso, grazie al quale Warner è oggi la seconda casa discografica sul mercato americano alle spalle della Universal, e valuta positivamente anche le prestazioni fornite sugli altri territori chiave nonché la riorganizzazione internazionale delle attività di marketing e della divisione che si occupa di sfruttamento del catalogo. Ma, aggiunge, la major dovrà d’ora in poi sfruttare al meglio le sinergie tra i suoi reparti nonché la possibilità di fare affidamento sulle risorse della maggiore holding mediatica al mondo, la capogruppo AOL Time Warner, il cui nuovo capo Dick Parsons (vedi news) ha sempre mostrato disponibilità ad investire sullo sviluppo della divisione musicale.
Ames dice di aspettarsi, dopo un anno turbolento, un periodo di maggiore stabilità organizzativa e manageriale. “Il Warner Music Group è in grado di offrire tanto ai suoi artisti che ai suoi dipendenti un ventaglio e un’ampiezza di opportunità con cui nessun’altra casa discografica può competere”, sottolinea il manager nel suo “memo”. “Nessuna altra società del settore – aggiunge Ames – può rivendicare un potenziale analogo per quanto riguarda la collaborazione interdivisionale sul fronte del marketing, della promozione, della pubblicità, della distribuzione e delle partnership con terze parti”.
Segui Rockol su Instagram per non perderti le notizie più importanti!