La vicenda si trascina da anni, da quando Adam Clayton degli U2 chiese ad un tribunale newyorkese, attraverso la High Court di Dublino, di fermare la sua ex assistente personale, la quale stava tentando di vendere un appartamento che lei stessa aveva acquistato in contanti nel 2007 per 465.000 dollari. Il bassista, pochi mesi prima, era riuscito ad ottenere dal tribunale il congelamento del conto corrente della donna, Carol Hawkins, sospettata di aver disinvoltamente sperperato parte del patrimonio di Clayton. La stessa Hawkins aveva ammesso, nel settembre 2008, di essersi indebitamente appropriata di 13.000 euro per ripianare una situazione finanziaria
personale difficile: Clayton lasciò correre, non licenziandola e mantenendola nel suo entourage. Nel settembre 2009, però, il bassista - controllando gli estratti conto delle proprie carte di credito - notò diverse anomalie. Dopo un rapido approfondimento la sorpresa:
Carol aveva sistematicamente sottratto dalle sue finanze 600 euro due volte al giorno, tutti i giorni, per tredici mesi, per un totale di un milione e 800mila euro. La vicenda - sembra d'essere in Italia - è andata per le lunghe e solo ora la Circuit Criminal Court di Dublino è giunta alla comclusione, giudicando la donna colpevole per tutti reati ascritti. Il giudice McCartan, ascoltati i giurati che hanno deliberato per 5 ore, ha riferito che Hawkins si è indebitamente appropriata di 2.800.000 euro. La donna, alla lettura, non ha mostrato alcuna emozione. Il giudice le ha imposto di ripresentarsi in aula il prossimo 6 luglio per il verdetto.
Fuori dal tribunale Clayton ha incontrato i fan, posando per delle foto.
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29/06/2012