Robertson (ex MP3.com) di nuovo nel mirino dell'industria discografica
Non è bastato dimettersi da MP3.
com, a Michael Robertson, per sfuggire agli strali dell'industria discografica. Non ha fatto in tempo ad essere nominato presidente del consiglio di amministrazione della società on-line GameSpy Industries (titolare di un sito di “servizio” dedicato ai videogiochi on-line), infatti, che quest'ultima è stata raggiunta da una citazione in giudizio promossa dall'associazione dei discografici americani, RIAA, che le contesta una presunta violazione dei copyright musicali: un capo di imputazione a cui Robertson è abituato, dopo l'estenuante (e costosa) battaglia che lo ha contrapposto per mesi alle major musicali a riguardo della copia non autorizzata dei CD consentita dal popolare servizio di streaming on-line My.MP3.com (vedi news). Ceduta la proprietà della Web company a Vivendi Universal per 372 milioni di dollari (oltre 810 miliardi di lire, vedi news), Robertson mantiene oggi una posizione di consulente speciale in materia di musica on-line per il numero uno della holding francese, Jean-Marie Messier. .