Gli esperti bocciano MusicNet: 'Suono scadente, software ingombrante'
Le prime “recensioni” ad opera dei Web magazine e degli internauti che hanno avuto la pazienza di testare a fondo la funzionalità di MusicNet (il distributore on-line di musica digitale lanciato martedì scorso, 4 dicembre, nell'ambito del servizio RealOne di RealNetworks, vedi news), non sono tra le più tenere.
Sotto accusa, in primo luogo, è la qualità del suono proveniente dalle casse dello stereo o dagli altoparlanti del pc, una volta attivata la modalità di ascolto in streaming: “un suono sottile che lascia, allo stadio attuale, molto a desiderare”, scrive Simon Glickman sul sito specializzato Hitsdailydouble, aggiungendo che “il comprensibile desiderio di proteggere la vendita dei CD si è tradotto in un audio di qualità inferiore a quello delle radio AM” (unica eccezione sarebbero i video musicali, che a una qualità audio leggermente superiore aggiungono, nel giudizio dell'Internet magazine americano, un'ottima resa visiva a dispetto delle dimensioni ridotte dello schermo). Peggio ancora andrebbero le cose quando si cerca di attivare altre funzioni sul pc simultaneamente all'utilizzo del player RealOne: allora, scrive Glickman, si corre il rischio che la macchina si blocchi del tutto mentre, nella migliore delle ipotesi, i suoni che arrivano dal computer assomigliano “alle urla agonizzanti di un robot che sta annegando”.
Qualche riserva Glickman la esprime anche sulla selezione iniziale delle canzoni messe a disposizione del consumatore (il servizio consente di effettuare 100 download e 100 ascolti in streaming in cambio di un canone mensile di 9,95 dollari, ed offre anche la possibilità di guardare videoclip, ascoltare stazioni radio on-line, organizzare playlist personalizzate ed acquistare CD in rete); riservando un giudizio complessivamente migliore alla qualità audio di Rhapsody, un servizio di solo streaming (vedi news) allestito da Listen.com, una società indipendente che - a differenza di MusicNet (finanziata da EMI, Warner Music e BMG) - non gode dell'appoggio delle major.
“Rob Glaser (il fondatore di RealNetworks) ha definito MusicNet un evento spartiacque per i consumatori e per l'industria. Mentre il mio pc si inceppava, ho pensato: speriamo che questo sia l'unica svolta epocale della giornata”, è l'acida sintesi che l'editorialista americano fa del suo primo approccio a MusicNet.
Sotto accusa, in primo luogo, è la qualità del suono proveniente dalle casse dello stereo o dagli altoparlanti del pc, una volta attivata la modalità di ascolto in streaming: “un suono sottile che lascia, allo stadio attuale, molto a desiderare”, scrive Simon Glickman sul sito specializzato Hitsdailydouble, aggiungendo che “il comprensibile desiderio di proteggere la vendita dei CD si è tradotto in un audio di qualità inferiore a quello delle radio AM” (unica eccezione sarebbero i video musicali, che a una qualità audio leggermente superiore aggiungono, nel giudizio dell'Internet magazine americano, un'ottima resa visiva a dispetto delle dimensioni ridotte dello schermo). Peggio ancora andrebbero le cose quando si cerca di attivare altre funzioni sul pc simultaneamente all'utilizzo del player RealOne: allora, scrive Glickman, si corre il rischio che la macchina si blocchi del tutto mentre, nella migliore delle ipotesi, i suoni che arrivano dal computer assomigliano “alle urla agonizzanti di un robot che sta annegando”.
Qualche riserva Glickman la esprime anche sulla selezione iniziale delle canzoni messe a disposizione del consumatore (il servizio consente di effettuare 100 download e 100 ascolti in streaming in cambio di un canone mensile di 9,95 dollari, ed offre anche la possibilità di guardare videoclip, ascoltare stazioni radio on-line, organizzare playlist personalizzate ed acquistare CD in rete); riservando un giudizio complessivamente migliore alla qualità audio di Rhapsody, un servizio di solo streaming (vedi news) allestito da Listen.com, una società indipendente che - a differenza di MusicNet (finanziata da EMI, Warner Music e BMG) - non gode dell'appoggio delle major.
“Rob Glaser (il fondatore di RealNetworks) ha definito MusicNet un evento spartiacque per i consumatori e per l'industria. Mentre il mio pc si inceppava, ho pensato: speriamo che questo sia l'unica svolta epocale della giornata”, è l'acida sintesi che l'editorialista americano fa del suo primo approccio a MusicNet.
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