Elisa:
'C'è il sole nel mio nuovo album'

E' nell'ambito della suggestiva mostra di Picasso allestita a Palazzo Reale, nel pieno centro di Milano, che Elisa ha deciso di presentare, nello sfarzoso salone affrescato delle Otto Colonne, il suo nuovo lavoro intitolato “Then comes the sun”. Il terzo disco della carriera della “piccola grande ragazza” di Monfalcone, cominciata con “Pipes & flowers” soltanto tre anni fa racchiude, come il suo predecessore “Asile's world”, tutto il mondo e la solarità di Elisa. Completamente vestita di bianco, calzoni larghi, scarpe da tennis e capelli sciolti, Elisa ha raccontato le tredici canzoni di “Then comes the sun”, inclusa la ghost track “Rainbow bells”, seduta sul luccicante Steinway & Sons appoggiato su un piccolo palco. Poco prima di rispondere alle domande dei numerosi presenti, Elisa si è esibita suonando quattro brani estratti dall'album: “A little over zero”, “Rainbow”, “Rock your soul” e “Dancing”, in un'interpretazione acustica emotiva e potente. Elisa, dopo un primo posto a Sanremo con il brano cantato in italiano “Luce (tramonti a Nord Est)”, ha deciso, come aveva già promesso alla stampa, di ritornare “alle origini” e continuare a cantare in inglese: “E' il mio modo di scrivere, tutto qui”, ha puntualizzato, seccamente, Elisa. “Ho provato a scrivere in italiano, ma non è la stessa cosa. Questo perché io non uso l'inglese semplicemente come suono, ma penso le canzoni che scrivo in quella lingua, per cui sono abituata a dare senso alle frasi. In italiano vorrei fare la stessa cosa, senza pensare al suono, ma il lavoro di traduzione è difficile e lungo, e non sempre soddisfacente”. Nel video del primo singolo estratto, “Heaven out of hell”, canzone che racconta del rapporto con la madre, Elisa si mostra completamente nuda avvolta da mille luci e da un pavimento fatto di nuvole: il paradiso al quale è contrapposto l'inferno della realtà, in cui recitano anche gli attori Fabio Volo e Stefania Rocca, presto protagonisti del prossimo film del regista, Alessandro D'Alatri. “Then comes the sun”, quasi a ribadire la forte attrazione di Elisa per il mondo anglofono, è stato registrato tra agosto e settembre a San Francisco, presso il prestigioso studio The Plant. “L'esperienza negli Stati Uniti è stata unica, anche se in quel periodo sono successe delle cose terribili cui oggi dobbiamo ancora assistere. Alcuni brani del disco sono molto vecchi, nel senso che hanno quattro o cinque anni. Altre le ho scritte in tour, o quando ero a Sanremo, in giro. Avevo un registratore sempre con me, così potevo lavorare. 'Time', per esempio, già la cantavo quando ero a Sanremo. Avevo con me un sequencer: lo attaccavo, mi mettevo in cuffia e la cantavo. Mi divertivo così, era una canzone ritmata che mi rilassava”. “Then comes the sun”, in uscita venerdì 9 novembre, sembra voler portare un po' di calore mentre l'inverno è già alle porte. Perché una giornata di sole, come spiega la stessa Elisa, “può cambiare la vita, non solo a me”.
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