La band è tornata dalla trasferta giamaicana con quattro pezzi finiti: “Underneath it all” (scritta in Inghilterra, a casa di Dave Stewart degli Eurythmics) e “Hey baby” sono stati prodotti dalla leggendaria coppia Sly & Robbie, mentre “New friend” e “Start the fire” sono state affidate a Steely & Clevie. Infine, William Orbit ha messo mano a “Making Out” e l’ex-Cars Ric Ocasek si è occupato di “Don’t let me down” e “Platinum blonde life”, descritti come due pezzi di stile marcatamente new wave. Il difficile compito di dare omogeneità al materiale in fase di mixaggio è andato a Spike Stent, in passato impegnato con U2 e Madonna, mentre non è ancora stato superato lo scoglio della scelta dei brani: la mole di materiale disponibile è tale che la band si trova in imbarazzo nel decidere cosa escludere. Nessun dubbio invece sul nuovo assetto “politico” del gruppo. Come ha spiegato il chitarrista Tom Dumont a Rollingstone.com, “non è più una democrazia. Le copertine e i video sono l’area di Gwen. Tony (Kanal, il bassista) si occupa degli affari. Adrian (Young, batteria) è il tipo testosteronico che pretende che tutto sia rock. Io voglio solo fare il DJ alle feste dopo i concerti”. La band è tornata dalla trasferta giamaicana con quattro pezzi finiti: “Underneath it all” (scritta in Inghilterra, a casa di Dave Stewart degli Eurythmics) e “Hey baby” sono stati prodotti dalla leggendaria coppia Sly & Robbie, mentre “New friend” e “Start the fire” sono state affidate a Steely & Clevie. Infine, William Orbit ha messo mano a “Making Out” e l’ex-Cars Ric Ocasek si è occupato di “Don’t let me down” e “Platinum blonde life”, descritti come due pezzi di stile marcatamente new wave. Il difficile compito di dare omogeneità al materiale in fase di mixaggio è andato a Spike Stent, in passato impegnato con U2 e Madonna, mentre non è ancora stato superato lo scoglio della scelta dei brani: la mole di materiale disponibile è tale che la band si trova in imbarazzo nel decidere cosa escludere. Nessun dubbio invece sul nuovo assetto “politico” del gruppo. Come ha spiegato il chitarrista Tom Dumont a Rollingstone.com, “non è più una democrazia. Le copertine e i video sono l’area di Gwen. Tony (Kanal, il bassista) si occupa degli affari. Adrian (Young, batteria) è il tipo testosteronico che pretende che tutto sia rock. Io voglio solo fare il DJ alle feste dopo i concerti”.
Notizie
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18/10/2001
Aria di festa nel prossimo album dei No Doubt
L’ispirazione per il nuovo album dei No Doubt sarebbe nata durante le baldorie post-concerto. Alla fine di ogni show del tour successivo alla pubblicazione di “Return of Saturn” (disco uscito nel 2000 con risultati commerciali deludenti), la band organizzava nei camerini party a base di musica giamaicana. Da lì è nata l’idea di ricatturare la stessa atmosfera euforica nel materiale destinato a “Rock steady”, disco in uscita il 18 dicembre. Come Rockol ha già anticipato (vedi news), il gruppo statunitense ha affidato le canzoni a produttori diversi, lavorando tra Los Angeles, Londra e la Giamaica. Per quanto riguarda il lungo elenco degli ospiti, ci sono conferme e smentite rispetto alle notizie trapelate finora. Per esempio, con Dr. Dre i No Doubt hanno effettivamente lavorato, ma il risultato è un pezzo rimasto incompleto. Stessa sorte per le registrazioni con Timbaland e i Neptunes: questi ultimi sono co-autori di “Hella good”, ma la produzione del brano è stata curata da Nellee Hooper, responsabile di altri quattro brani. Confermata invece la presenza di Prince (“un genio”, secondo la cantante Gwen Stefani), che ha rielaborato “Waiting room”, brano a suo tempo scartato da “Return of Saturn”. L’eccentrico artista di Minneapolis ha ricambiato in questo modo la partecipazione di Gwen al suo album “Rave un2 the joy fantastic”.
La band è tornata dalla trasferta giamaicana con quattro pezzi finiti: “Underneath it all” (scritta in Inghilterra, a casa di Dave Stewart degli Eurythmics) e “Hey baby” sono stati prodotti dalla leggendaria coppia Sly & Robbie, mentre “New friend” e “Start the fire” sono state affidate a Steely & Clevie. Infine, William Orbit ha messo mano a “Making Out” e l’ex-Cars Ric Ocasek si è occupato di “Don’t let me down” e “Platinum blonde life”, descritti come due pezzi di stile marcatamente new wave. Il difficile compito di dare omogeneità al materiale in fase di mixaggio è andato a Spike Stent, in passato impegnato con U2 e Madonna, mentre non è ancora stato superato lo scoglio della scelta dei brani: la mole di materiale disponibile è tale che la band si trova in imbarazzo nel decidere cosa escludere. Nessun dubbio invece sul nuovo assetto “politico” del gruppo. Come ha spiegato il chitarrista Tom Dumont a Rollingstone.com, “non è più una democrazia. Le copertine e i video sono l’area di Gwen. Tony (Kanal, il bassista) si occupa degli affari. Adrian (Young, batteria) è il tipo testosteronico che pretende che tutto sia rock. Io voglio solo fare il DJ alle feste dopo i concerti”. La band è tornata dalla trasferta giamaicana con quattro pezzi finiti: “Underneath it all” (scritta in Inghilterra, a casa di Dave Stewart degli Eurythmics) e “Hey baby” sono stati prodotti dalla leggendaria coppia Sly & Robbie, mentre “New friend” e “Start the fire” sono state affidate a Steely & Clevie. Infine, William Orbit ha messo mano a “Making Out” e l’ex-Cars Ric Ocasek si è occupato di “Don’t let me down” e “Platinum blonde life”, descritti come due pezzi di stile marcatamente new wave. Il difficile compito di dare omogeneità al materiale in fase di mixaggio è andato a Spike Stent, in passato impegnato con U2 e Madonna, mentre non è ancora stato superato lo scoglio della scelta dei brani: la mole di materiale disponibile è tale che la band si trova in imbarazzo nel decidere cosa escludere. Nessun dubbio invece sul nuovo assetto “politico” del gruppo. Come ha spiegato il chitarrista Tom Dumont a Rollingstone.com, “non è più una democrazia. Le copertine e i video sono l’area di Gwen. Tony (Kanal, il bassista) si occupa degli affari. Adrian (Young, batteria) è il tipo testosteronico che pretende che tutto sia rock. Io voglio solo fare il DJ alle feste dopo i concerti”.
La band è tornata dalla trasferta giamaicana con quattro pezzi finiti: “Underneath it all” (scritta in Inghilterra, a casa di Dave Stewart degli Eurythmics) e “Hey baby” sono stati prodotti dalla leggendaria coppia Sly & Robbie, mentre “New friend” e “Start the fire” sono state affidate a Steely & Clevie. Infine, William Orbit ha messo mano a “Making Out” e l’ex-Cars Ric Ocasek si è occupato di “Don’t let me down” e “Platinum blonde life”, descritti come due pezzi di stile marcatamente new wave. Il difficile compito di dare omogeneità al materiale in fase di mixaggio è andato a Spike Stent, in passato impegnato con U2 e Madonna, mentre non è ancora stato superato lo scoglio della scelta dei brani: la mole di materiale disponibile è tale che la band si trova in imbarazzo nel decidere cosa escludere. Nessun dubbio invece sul nuovo assetto “politico” del gruppo. Come ha spiegato il chitarrista Tom Dumont a Rollingstone.com, “non è più una democrazia. Le copertine e i video sono l’area di Gwen. Tony (Kanal, il bassista) si occupa degli affari. Adrian (Young, batteria) è il tipo testosteronico che pretende che tutto sia rock. Io voglio solo fare il DJ alle feste dopo i concerti”. La band è tornata dalla trasferta giamaicana con quattro pezzi finiti: “Underneath it all” (scritta in Inghilterra, a casa di Dave Stewart degli Eurythmics) e “Hey baby” sono stati prodotti dalla leggendaria coppia Sly & Robbie, mentre “New friend” e “Start the fire” sono state affidate a Steely & Clevie. Infine, William Orbit ha messo mano a “Making Out” e l’ex-Cars Ric Ocasek si è occupato di “Don’t let me down” e “Platinum blonde life”, descritti come due pezzi di stile marcatamente new wave. Il difficile compito di dare omogeneità al materiale in fase di mixaggio è andato a Spike Stent, in passato impegnato con U2 e Madonna, mentre non è ancora stato superato lo scoglio della scelta dei brani: la mole di materiale disponibile è tale che la band si trova in imbarazzo nel decidere cosa escludere. Nessun dubbio invece sul nuovo assetto “politico” del gruppo. Come ha spiegato il chitarrista Tom Dumont a Rollingstone.com, “non è più una democrazia. Le copertine e i video sono l’area di Gwen. Tony (Kanal, il bassista) si occupa degli affari. Adrian (Young, batteria) è il tipo testosteronico che pretende che tutto sia rock. Io voglio solo fare il DJ alle feste dopo i concerti”.