Ancora prima di debuttare sul Web, i servizi di streaming musicale in abbonamento finanziati dalle major discografiche rischiano uno stop da parte delle autorità americane che vigilano sulla tutela della concorrenza.
Dopo la pubblica rampogna espressa dal giudice Marilyn Hall Patel (il magistrato che decide sul caso Napster) nei riguardi di MusicNet (vedi news), ora è lo stesso governo statunitense a stringere la vite, allargando le indagini antitrust sull’industria discografica alle joint venture per la musica on-line che, come la stessa MusicNet e Pressplay, sono appoggiate dalle major multinazionali. Lo ha ammesso un portavoce della Recording Industry Association of America (RIAA), rivelando che l’associazione di categoria ha ricevuto una citazione da parte del ministero di Giustizia americano. Analoghe richieste di informazioni hanno raggiunto MusicNet e Pressplay, che hanno confermato la loro disponibilità a cooperare con l’autorità di governo. Quest'ultima intende verificare fino a che punto le major della discografia siano in grado di esercitare un controllo sulla distribuzione della musica on-line: obiettivo del dipartimento di Giustizia è di individuare l’eventuale esistenza di collusioni e accordi di cartello finalizzati a fissare le tariffe e le condizioni per il consumo della musica in rete.
Dopo la pubblica rampogna espressa dal giudice Marilyn Hall Patel (il magistrato che decide sul caso Napster) nei riguardi di MusicNet (vedi news), ora è lo stesso governo statunitense a stringere la vite, allargando le indagini antitrust sull’industria discografica alle joint venture per la musica on-line che, come la stessa MusicNet e Pressplay, sono appoggiate dalle major multinazionali. Lo ha ammesso un portavoce della Recording Industry Association of America (RIAA), rivelando che l’associazione di categoria ha ricevuto una citazione da parte del ministero di Giustizia americano. Analoghe richieste di informazioni hanno raggiunto MusicNet e Pressplay, che hanno confermato la loro disponibilità a cooperare con l’autorità di governo. Quest'ultima intende verificare fino a che punto le major della discografia siano in grado di esercitare un controllo sulla distribuzione della musica on-line: obiettivo del dipartimento di Giustizia è di individuare l’eventuale esistenza di collusioni e accordi di cartello finalizzati a fissare le tariffe e le condizioni per il consumo della musica in rete.
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