Concerto del Primo Maggio 2012 a Roma: la prima parte della giornata

Dopo il warm up che ha visto come protagonisti Taranproject, Blastema, Mamamarjas, Autoreverse e Fabrika, il concertone del Primo Maggio di Roma entra nel vivo con l'avvio della diretta TV e la comparsa, sul palco, della P-Funking Band, che offre al pubblico una versione stravolta - seppur rispettosa, almeno delle linee melodiche nei passaggi principali - dell'Inno di Mameli: compare, sulle assi di piazza San Giovanni, la coppia di presentatori Francesco Pannofino e Virginia Raffaele per gli ovvi onori di casa, che in ogni caso restituiscono presto la scena agli ottoni della P-Funking, che medleizzano "Bella ciao" facendo ballare tutta la piazza, che - solo rispetto alla pre-diretta - mostra di essersi già discretamente riempita. Rimangono alti i BPM con i britannici Stomp, l'ensemble musical-teatrale che sfrutta materiali di recupero per costruire gli strumenti utilizzati in scena: ottimo l'impatto scenico, e ottima anche la resa audio, non facile data la natura delle sorgenti sonore da microfonare e l'estrema mobilità dei musicisti-ballerini. Cambia decisamente musica con gli A Toys Orchestra, che riportano l'indie rock sul palco sfoderando nell'ordine "Celentano", "Pinocchio" e "Midnight revolution" (forse, dei tre, il pezzo più adatto ad un contesto del genere): segue Dente, che  riesce a schiacciare in poco più di dieci minuti "Cuore di pietra" (in stile "Subterranean homesick blues", con tanto di cartelloni sfogliati sul palco), "Giudizio uni-versatile" (quantomai opportuna, viste le incerte condizioni meteo), "Saldati" e "La cena di addio", bravo a tenere alto il ritmo nonostante l'adunata rock oceanica non sia il suo habitat naturale. Habitat che sembra più congeniale a Nobraino e 'A67, dato l'assetto decisamente più aggressivo dei propri set potrebbero, sulla carta, avere più impatto su ribalte di dimensioni del genere: i primi, nonostante qualche problema tecnico, riescono comunque a portare a casa il risultato, con un set piuttosto compresso (quattro, per loro, i brani in scaletta: "Escaviva", "Record del mondo", "Mangia bandiere" e "Bifolco"), mentre i secondo riescono a sedurre il pubblico prima con la velocità ("Chi me sape" e "Accussì va o' munno"), poi con un omaggio a De André, con una rilettura di "Don Raffaé". Seguono i Sud Sound System, che una piazza come questa sono nel loro elemento naturale: parte "Radici ca tieni", "Vola via" e "Orizzonti" seguono a ruota. La pioggia, ormai, è quasi un ricordo, e la festa inizia ad entrare nel vivo.

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