Concerto del Primo Maggio 2012, parla Enrico Capuano

"Qui stanno uccidendo la musica, e c'è bisogno di qualcosa per uscire da questo torpore": Enrico Capuano, che ha fatto gli onori di casa in occasione della pre-diretta del concerto del Primo Maggio di Roma, ha le idee molto chiare. "Negli anni Settanta i giovani li rincoglionivano con la droga, adesso - oltre a quella - hanno altri mezzi, altrettanto efficaci, che, a quanto vedo, lo scopo lo ottengono alla perfezione. Occorre che ci sia un disegno più grande perché la musica e la cultura vengano davvero rilanciate, sennò non si andrà da nessuna parte. Concerti così ci vorrebbero in tutta Italia". Nonostante la pioggia, la piazza è piena e entusiasta: "Già, il Primo Maggio è sempre così. Una cosa, però, viene in mente, nel vedere centinaia di migliaia di giovani davanti al palco. Li si guarda, e si pensa: 'Ok, ma quale futuro li aspetta'". E sulle troppe irregolarità nei cantieri dei concerti che spesso coinvolgono lavoratori specializzati nell'allestimento palchi, come quelli individuati qualche giorno fa a Lucca: "Ci sono artisti che hanno una coscienza, e altri - quelli molto importanti, quelli 'famosi davvero' - che vivono in una torre d'avorio pensando che la loro arte non abbia riscontri per così dire concreti".

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