Alex Britti in polemica con il ministro Berlinguer per le Timberland

Il ministro della Pubblica Istruzione se la prende con i ragazzi che pensano più alle Timberland che ai libri, e il "Corriere della Sera" chiama in causa Alex Britti, che in una replica riportata anche in prima pagina informa il ministro che «le Timberland non sono più le "scarpe dei ragazzi" come negli anni ’80.
Le sue sono frasi che servono solo a far partire il solito tragico dibattito sui "giovani" che sarebbero consumisti e ignoranti. Senza in realtà sapere in che contesto vivono, come dimostra la citazione delle Timberland». Al di là del rilievo sulla marca di scarpe, l’intervistatore del "Corriere" chiede a Britti, «trent’anni, romano e cantante che dopo un singolo azzeccato si è visto affibbiare l’etichetta di "nuovo idolo dei giovani"» non è d’accordo con Berlinguer neanche sul fatto che i giovani non leggano. «Quando si generalizza si è sempre superficiali. Ma quello è il meno: mi sembra ancora più grave dire che nei libri ci sono i "valori veri". (.) C’è tutta la presunzione delle persone "mature" che si credono in diritto di indicare alle "giovani leve" quali sono i "valori veri"; che guarda caso, coincidono sempre con i loro. (.) Le informazioni, la cultura e quindi anche la possibilità di crearsi dei "valori" oggi viaggiano su canali che possono anche essere diversi dal libro. La musica e internet, ad esempio», conclude Britti.