La risposta di Damon Albarn e soci alla nomination al Mercury Prize (vedi news) ha sollevato una serie di polemiche anche da parte di altri artisti e discografici non direttamente coinvolti nella vicenda. Paul Gambaccini (veterano della radiofonia americana) ha attaccato, con una dichiarazione al quotidiano inglese The Indipendent, la manifestazione definendo "patetica" l’attuale panorama musicale inglese: “La scena musicale americana è sicuramente migliore, noi abbiamo più artisti debuttanti di talento mentre il repertorio artistico britannico è patetico.” Gambaccini si è poi associato ai vari discografici inglesi sorpresi della mancanza di Craig David nella lista stilata dai giudici del Mercury Prize.
I giurati hanno risposto accusando le etichette discografiche di essere più interessate ai loro profitti e alle classifiche che non alla qualità del prodotto.
Simon Frith, presidente della manifestazione, dal canto suo, ha difeso la lista dei prescelti e spiegato l' esclusione del cantante R&B dichiarando: “Non partiamo da una lunga lista di nomi per poi depennarne la maggior parte, semplicemente nessun giurato a proposto il disco di Craig David.”