Ricerca UK: i consumatori inglesi la musica preferiscono possederla
Il compact disc in stato preagonico, l'accesso che sostituisce il possesso. Sono i postulati della nuova industria musicale, costretta a rivoluzionare i suoi modelli di business per assecondare i desideri del consumatore. Poi arriva un studio curato da Insight Strategy Group per conto della Association of Independent Music, AIM, e di eMusic (impresa pioniera del settore digitale) e sorge di nuovo il dubbio che sia un po' troppo presto per decretare la fine di un'era e l'inizio di un'altra.
I consumatori di musica inglesi, tra i più digitalizzati del mondo e tra i più entusiasti utenti di Spotify, spiegano di non sentirsela di abbandonare cd e vinili: tanto che l'80 per cento degli appassionati sondati dal campione (1.400 cittadini britannici di età compresa tra i 18 e i 64 anni) continua a comprarli, mentre risultano essere 70 su 100 quelli che acquistano sotto forma in download e 46 su 100 coloro che ascoltano musica in streaming (che in termini monetari, si vedano gli ultimi dati pubblicati da BPI, vale per ora solo il 4 per cento del fatturato delle case discografiche). Un comportamento più tradizionalista di quanto ci si aspetterebbe, sicuramente molto più diffuso tra i consumatori anziani, ma inequivocabile: la grande maggioranza del campione della ricerca (93 per cento) sostiene che possedere la musica dà più sicurezza e affidabilità, mentre il 68 per cento ritiene che lo streaming non consenta di esercitare un vero controllo sulle proprie scelte musicali. Il risultato è che l'87 per cento afferma di non essere disposto a sostituire il possesso con l'accesso.
Spotify e piattaforme analoghe potrebbero anche preoccuparsi per un'altra risultanza del sondaggio. Il pubblico britannico non sembra disposto a passare in massa allo streaming a pagamento, come sperano Daniel Ek e colleghi: lo dice ben il 70 per cento degli intervistati. Lo streaming, semmai, viene principalmente utilizzato come strumento di scoperta e di "assaggio" della musica prima di decidere se acquistarla: lo utilizza a questo scopo, secondo AIM e eMusic, il 64 per cento degli inglesi.