Adesso Herbie Hancock ammette che la performance di Joni Mitchell in "The man I love" è una delle migliori del disco.
Un altro grande poco incline a performance jazzate è Stevie Wonder, presente nel disco-tributo nel brano "St. Louis blues”: secondo Hancock, Wonder doveva limitarsi a una parte di armonica perché non ritenuto adatto, vocalmente, a cantare in un disco del genere. Herbie ha fatto marcia indietro anche per lui, dopo averlo sentito esibirsi nel brano di Gershwin.
Herbie Hancock, 58 anni, può oggi permettersi il lusso di incidere per tre differenti divisioni della PolyGram: la jazz, la pop e la classica. Non basta: ha recentemente inaugurato la propria etichetta distribuita dalla Verve, per la quale ha appena pubblicato "Return of the Headhunters", reunion di un suo vecchio gruppo jazz-funk degli anni Settanta.