Vivendi-Courtney Love: primo round all'etichetta

Courtney Love si è vista respingere 11 delle 15 cause presentate alla Los Angeles Superior Court, nella causa che la vede contrapposta all’etichetta discografica Vivendi Universal.
Venerdì 8 giugno il giudice federale Fumiko Wasserman, ha respinto, tra le altre, anche la richiesta di applicare la clausola dei “sette anni”, conosciuta anche come regola “Olivia de Havilland”. La clausola nacque dopo il ricorso della star cinematografica Olivia De Havilland, che grazie a una causa legale riuscì a far riconoscere agli artisti il diritto di curare i propri interessi da soli, dopo sette anni di servizio. La Love vorrebbe invocare proprio questo diritto nella sua rescissione del contratto dall’etichetta. Ora la cantante ha 28 giorni per fare ricorso, mentre la prossima udienza è fissata per l’11 luglio.