All'età di 90 anni è morto Johnny Otis, il compositore di "Willie and the hand jive", conosciuto come "il padrino del rhythm and blues". Il musicista, che per decenni aveva portato la musica black a platee bianche, da anni non godeva di buona salute ed è spirato presso la sua abitazione di Altadena, a poca distanza da Los Angeles. Il musicista era figlio di immigrati greci e il suo vero nome era Ioannis Alexandres Veliotes; curiosamente più d'uno lo riteneva di origini black e lui non aveva fatto molto per affermare il contrario, a partire dall'assunzione del nome d'arte che, secondo lui, lo faceva sembrare più "nero". In effetti la cultura da lui adottata era sempre stata più incline alle sonorità non bianche. Il suo primo successo, "Harlem nocturne", che già dal titolo faceva assaporare la cultura che preferiva, risaliva nel 1945. Nel 1950 la chart R&B di "Billboard" vide ben dieci sue canzoni. La sua famosa "Willie and the hand jive" fu un grande successo dell'estate 1958 e alla fine ne risultarono vendute 1.500.000 copie. Più tardi diventato predicatore, Otis negli anni Novanta acquistò una fattoria a Sebastopol, California, a nord di San Francisco.
Verso la fine della carriera fu anche DJ, andando in onda per l'ultima volta nell'agosto 2006. Il musicista, che produsse la versione originale di "Hound dog" che più avanti sarebbe diventato uno dei pezzi forti di Elvis Presley , lascia la moglie Phyllis con la quale era sposato dal 1941.