06/06/2001
Jovanotti, causa in vista nei confronti dell'ex manager?

Jovanotti rompe finalmente il silenzio a proposito del brusco divorzio con l’ex manager Roberto Arcadu, avvenuto ad inizio 2001 dopo quattro anni di collaborazione professionale (vedi news), e lo fa con parole dure che sembrano preludere ad una volontà di adire le vie legali nei riguardi del suo ex braccio destro.
“Voglio chiarire, anche per il rapporto di rappresentanza che è intercorso tra me ed il signor Arcadu, che lo stesso si è definitivamente interrotto senza alcuna possibilità di un recupero”, dichiara l’artista toscano in un comunicato stampa diffuso oggi, mercoledì 6 giugno, dal suo portavoce Riccardo Vitanza. “Debbo aggiungere – prosegue Jovanotti - che il rapporto non si è interrotto amichevolmente e, per quanto mi riguarda, ci sarà un seguito. Ci sono molte cose che debbono essere chiarite. Questo voglio precisare in modo da porre fine alle voci che mi sono giunte riguardo ad un riavvicinamento al signor Arcadu e ad altre fantasie che rimbalzano nell’ambiente”, chiosa la pop star dichiarandosi “deluso e rammaricato per aver visto tradita la sua fiducia da parte dell’ex manager” (la disputa, secondo fonti ufficiose, riguarderebbe la gestione economica del rapporto).
Chiamato direttamente in causa, Arcadu, che oggi guida una propria società di management (R.A.M.) con interessi nel mondo musicale, della televisione e della comunicazione, si dichiara stupito dal riaccendersi della polemica a sei mesi di distanza dalla separazione. “Non so cosa pensare”, dice al telefono con Rockol, “soprattutto perché non ho mai ricevuto alcun atto formale di citazione o comunicazioni di altro tenore da parte di Jovanotti. Da parte mia preferisco non commentare ulteriormente, se non ricordando che di divorzi di questo genere la storia del business musicale è piena: forse Lorenzo è ancora nella fase in cui ricorda solo le cose spiacevoli e non i momenti buoni trascorsi insieme”.
Chiuso il capitolo Arcadu, a dare man forte ai progetti di sviluppo internazionale di Lorenzo Cherubini (attualmente impegnato in una serie di concerti europei di spalla a Eros Ramazzotti, vedi news), sono arrivati due manager di grande esperienza come Morgan Britos (dell'entourage di Jarabe de Palo) e Peter Zumsteg (già braccio destro storico di Gianna Nannini), a cui l’artista ha demandato la gestione dei suoi interessi nei paesi latini e nel resto d’Europa. Confermati invece, nel team di lavoro che lo affiancherà d’ora in poi in Italia, lo stesso Vitanza, il responsabile di Soleluna Mario Losio e il responsabile del fan club Guido Biondi.
Pubblicata in questi giorni in Europa l’antologia “Pasaporte” (con tre brani tradotti in lingua spagnola da Pau Donés dei Jarabe de Palo), Jovanotti fa anche sapere che dal mese di agosto si dedicherà alla registrazione del nuovo album di studio, la cui uscita è prevista nel 2002 su etichetta Mercury/Universal: con la major guidata da Piero La Falce l’artista toscano ha da poco rinnovato sia il contratto discografico che quello editoriale.
“Voglio chiarire, anche per il rapporto di rappresentanza che è intercorso tra me ed il signor Arcadu, che lo stesso si è definitivamente interrotto senza alcuna possibilità di un recupero”, dichiara l’artista toscano in un comunicato stampa diffuso oggi, mercoledì 6 giugno, dal suo portavoce Riccardo Vitanza. “Debbo aggiungere – prosegue Jovanotti - che il rapporto non si è interrotto amichevolmente e, per quanto mi riguarda, ci sarà un seguito. Ci sono molte cose che debbono essere chiarite. Questo voglio precisare in modo da porre fine alle voci che mi sono giunte riguardo ad un riavvicinamento al signor Arcadu e ad altre fantasie che rimbalzano nell’ambiente”, chiosa la pop star dichiarandosi “deluso e rammaricato per aver visto tradita la sua fiducia da parte dell’ex manager” (la disputa, secondo fonti ufficiose, riguarderebbe la gestione economica del rapporto).
Chiamato direttamente in causa, Arcadu, che oggi guida una propria società di management (R.A.M.) con interessi nel mondo musicale, della televisione e della comunicazione, si dichiara stupito dal riaccendersi della polemica a sei mesi di distanza dalla separazione. “Non so cosa pensare”, dice al telefono con Rockol, “soprattutto perché non ho mai ricevuto alcun atto formale di citazione o comunicazioni di altro tenore da parte di Jovanotti. Da parte mia preferisco non commentare ulteriormente, se non ricordando che di divorzi di questo genere la storia del business musicale è piena: forse Lorenzo è ancora nella fase in cui ricorda solo le cose spiacevoli e non i momenti buoni trascorsi insieme”.
Chiuso il capitolo Arcadu, a dare man forte ai progetti di sviluppo internazionale di Lorenzo Cherubini (attualmente impegnato in una serie di concerti europei di spalla a Eros Ramazzotti, vedi news), sono arrivati due manager di grande esperienza come Morgan Britos (dell'entourage di Jarabe de Palo) e Peter Zumsteg (già braccio destro storico di Gianna Nannini), a cui l’artista ha demandato la gestione dei suoi interessi nei paesi latini e nel resto d’Europa. Confermati invece, nel team di lavoro che lo affiancherà d’ora in poi in Italia, lo stesso Vitanza, il responsabile di Soleluna Mario Losio e il responsabile del fan club Guido Biondi.
Pubblicata in questi giorni in Europa l’antologia “Pasaporte” (con tre brani tradotti in lingua spagnola da Pau Donés dei Jarabe de Palo), Jovanotti fa anche sapere che dal mese di agosto si dedicherà alla registrazione del nuovo album di studio, la cui uscita è prevista nel 2002 su etichetta Mercury/Universal: con la major guidata da Piero La Falce l’artista toscano ha da poco rinnovato sia il contratto discografico che quello editoriale.
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