Paul McCartney: 'Mi sono sentito male la prima volta con i Beatles a Wembley'

Una lunga e tortuosa strada composta da migliaia di concerti non ha del tutto fatto passare a Paul McCartney certi timori. L'ex Beatle, recentemente transitato in Italia e da pochi mesi novello (per la terza volta) sposo, ha rivelato che si sente ancora obbligato a convincere il pubblico. E, parlando dei suoi attacchi di nervosismo pre-show, Sir Paul ha riferito al "Daily Mirror": "La primissima volta che abbiamo suonato, nell'epoca pre-Beatles, ho fatto un gran casino. Da allora non ho mai più fatto il chitarrista solista. Quando come Beatles facemmo Wembley (la Arena, allora nota come Empire Pool) per la prima volta (1963), mi venne da vomitare.
E pensai: 'Devo smettere di fare questo lavoro'". Sir Paul ha aggiunto di non trovarsi a suo agio quando, ai suoi concerti, nota spettatori che non fanno altro che star lì e basta. "Ma poi alla fine riusciamo sempre a coinvolgerli", ha detto. Inoltre Macca ha riferito d'avere ancora al giorno d'oggi un incubo ricorrente: sta suonando con i Beatles, e la gente abbandona la sala prima della fine. "Sono con i Beatles e sta andando alla grande", ha così raccontato il brutto sogno. "Poi la gente inizia ad andarsene. Mi giro verso gli altri e gli dico: 'Oh Dio! Facciamo 'Long tall Sally', quella li farà tornare'".
Il concerto finale dell'attuale tour britannico di Sir Paul si terrà alla Echo Arena della sua Liverpool il prossimo 20 dicembre. Pochi giorni fa McCartney ha detto: "Ho appena finito un disco completamente diverso dai precedenti che uscirà a febbraio. Si tratta di vecchie canzoni, di veri e propri standard. Lo definirei un album jazz. Ho lavorato con la cantante