La Federal Trade Commission americana (FTC), che presiede al controllo delle attività commerciali sul territorio statunitense, dà le sue pagelle e boccia le case discografiche per gli sforzi, praticamente nulli, di impedire la circolazione tra i consumatori minorenni di materiali musicali destinati a un pubblico adulto.
Il j’accuse della FTC, secondo fonti raccolte dalla testata specializzata Hollywood Reporter, sarebbe contenuto in un rapporto formale che l’autorità federale si prepara a diffondere in questi giorni, dopo avere pubblicamente elogiato i passi compiuti dall’industria cinematografica e dai produttori di videogiochi nell’affrontare la questione. L’organo governativo avrebbe criticato aspramente i discografici per il loro comportamento negligente sul fronte della prevenzione della diffusione di prodotti discografici potenzialmente pericolosi, per i messaggi che trasmettono, tra il pubblico più giovane, ma questi ultimi – che di questi stessi argomenti hanno discusso di recente con il senatore democratico Joseph Lieberman - si difendono tramite le parole di Amy Weiss, portavoce dell’associazione di categoria RIAA: “Non c’è alcuna classificazione per i libri, come invece succede per la musica, e siamo comunque soddisfatti del programma di etichettatura dei prodotti che abbiamo messo in opera (e che prevede l’applicazione di uno speciale bollino ai dischi contenente testi “espliciti” o potenzialmente offensivi, ndr)”, ha detto la Weiss; “la stessa Commissione ha ammesso che il 75 % dei genitori è soddisfatto di come funziona il sistema”. .