Difficilmente Jay-Z, il Re Mida dell'hip-hop americano, seguirà le orme del suo protetto Kanye West andando a fare visita agli indignados che da diverse settimane presidiano la sede del New York Stock Exange a Wall Street, centro nevralgico della finanza americana e mondiale: il rapper e imprenditore è infatti nel mirino del movimento Occupy Wall Street per una recente mossa della sua casa di abbigliamento, la Rocawear, che ha prodotto una t-shirt con la ragione sociale degli indignati senza alcuna autorizzazione. La casa di moda si è affermata a precisare come non ci sia alcuna volontà di lucrare sul nome: sul capo, infatti, "Occupy Wall Street" ("Occupa Wall Street") diventa, grazie ad un'elisione della "W" e ad una "s" aggiunta dopo "street", "Occupy all streets" ("Occupa tutte le strade"). "La maglietta è stata fatta per supportare il movimento", ha fatto sapere un portavoce della Rocawear: "Noi, come azienda, incoraggiamo ogni forma di espressione di opinione costruttiva che sia artistica, politica o sociale. La nostra iniziativa è nata per ricordare alla gente come un cambiamento sia possibile, non solo a Wall Street. Al momento, tuttavia, non abbiamo ancora versato alcun contributo in denaro al movimento".
Il portavoce di Occupy Wall Street Patrick Bruner non ha voluto sentire ragioni: "Naturalmente, come spesso accade in questi casi, non mancano di farsi vivi i vampiri: noi abbiamo le nostre t-shirt, e - facendo un giro nei dintorni del presidio - è facile trovarne molte altre ufficialmente riconosciute dal movimento, che incassa parte dei proventi delle vendite. Riguardo a quanto detto alla Rocawear, se proprio ha interessa a sostenerci, le consigliamo di partecipare alla nostra protesta per cercare di inseguire l'obbiettivo di un futuro migliore".
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14/11/2011