In due versioni il nuovo singolo dei Cure: meglio ‘rock’ o ‘pop’?

Ascoltando il nuovo singolo dei Cure, "Wrong number", si stenta ad immaginare che un pezzo così rock contenesse invece nella sua versione originale dei coretti femminili e dei fiati.
Eppure la prima versione del brano, registrata da Robert Smith con Adrian Sherwood, aveva dato vita ad un suono molto meno rock (ricordiamo che Sherwood ha lavorato con Primal Scream, Ministry, Revolutionary Dub Warriors, Lee "Scratch" Perry e Dub Syndicate). La versione rock del brano, invece, ha subito un trattamento radicale grazie a Reeves Gabrels (chitarrista della band di David Bowie) e alla produzione di Mark Plati (che ha prodotto l’album di Bowie "Earthling"). La versione originale del brano è contenuta nella release europea del singolo, che contiene anche la versione americana (quella ‘rock’) così come remix a cura di Sussex, England’s Trasparent Sound, Omid Nourizadeh, oltre che dello stesso Smith. "La versione di ‘Wrong number’ che ho realizzato con Mark Plati doveva essere un remix", ha detto Smith. "La versione di Adrian Sherwood era prevista come lato A, ma quella fatta con Mark e Reeves mi sembrava migliore.mi fa pensare a "Never enough". Sarebbe stato un brano totalmente diverso se non ci fosse stato Reeves Gabrels, che ha suonato proprio nel modo in cui mi sarebbe piaciuto se lui fosse stato parte dei Cure". I due si erano conosciuti al concerto losangelino che festeggiava i 50 anni di David Bowie e, dopo aver bevuto qualche birra insieme, hanno ben pensato di unire i propri talenti in qualcosa di più produttivo.