In Inghilterra lo chiamano "The Chief", il capo. Forse per quella sua aria così decisa, con quegli occhi azzurri e intensi che ti studiano mentre gli fai le domande. Ma forse anche per le sue risposte puntuali e sempre in punta d'ironia. Noel Gallagher è tornato, dopo tre anni di silenzio e lo scioglimento degli Oasis, la band che ha guidato per 18 anni e portato sul tetto del rock inglese e non solo. Lo incontriamo per parlare del suo primo album solista, "Noel Gallagher's High Flying Birds", che uscirà in tutti i negozi il prossimo 18 ottobre. Un esordio atteso e spesso accompagnato da un ingombrante alone di gossip.
Dopo le liti con il fratello Liam, le accuse reciproche e le polemiche ora però è arrivato il momento di parlare solo di musica. Anche perché questo nuovo lavoro si distacca abbastanza dalle sonorità della band di Manchester, spostandosi verso un rock più intimista, con accenni orchestrali e piccole incursioni nel folk. Per lasciarsi alle spalle il passato e iniziare un nuovo capitolo. Ci ha raccontato come si è trovato a lavorare da solo in studio, del suo rapporto con guerra e religione e della sua esperienza con gli Amorphous Androgynous. Ecco la nostra intervista video con Noel Gallagher.
Il musicista di Manchester ha poi presentato l'album di fronte ai media italiani in un hotel di Milano. Se volete leggere il resoconto della conferenza stampa, durante la quale ha parlato anche delle nuove canzoni e di una possibile reunion degli Oasis, vi basta visitare questo indirizzo.