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19/10/1997
Salone della Musica: Billy Joel incanta nei panni dell’istrione in una ‘lezione di musica’ semiseria
Applausi a non finire per Billy Joel, impegnato in una ‘lecture’, una sorta di conferenza solitamente ad appanaggio di studenti universitari, nel corso della quale ha suonato alcuni tra i suoi brani più famosi e, soprattutto, intrattenuto il pubblico con una serie di storielle irresistibili e aneddoti sulla sua ‘professione’. Arrivato sul palco da solo in completo nero, Joel è sembrato subito a suo agio nei panni dell’entertainer, coinvolgendo il pubblico in una serie di botta e risposta veloci e smitizzando il ruolo del performer rock: "Quando saliamo sul palco e la gente ci vede suonare, magari pensa che siamo tesi e particolarmente ispirati: invece no, abbiamo fame e così personalmente a volte mi capita di cantare "Honesty" pensando a cosa ordinerò per cena una volta tornato in albergo", scherza Billy, che si definisce autoironicamente "un padre separato", dopo il naufragio del suo matrimonio con Christine Brinkley (la top model e ‘uptown girl’ che gli ha dato una figlia). A questo proposito il popolare autore ha raccontato di aver riscoperto la musica classica dopo una relazione con la musica rock durata trent’anni. "Ho scoperto che preferisco dire la stessa cosa in tanti modi diversi soltanto con la musica, che ripetere in continuazione le stesse parole", ha spiegato Joel presentando un brano di musica classica dedicato a sua figlia e scritto di recente. A proposito di cosa lo abbia portato sul palco, il rocker di Long Island non ha avuto esitazioni: "Le femmine. Quando mi sono trovato a fare il mio primo concerto in una Chiesa, e avevo davanti una ragazza che mi guardava con espressione adorante, mi sono sentito veramente ‘cool’. In più, dopo, è arrivato anche il prete e ci ha dato, a noi del gruppo, 15 dollari a testa, che ai tempi (1964) erano come 1500 dollari adesso. E’ stato lì che ho deciso di fare questo lavoro per tutta la vita. Altrimenti, penso che avrei fatto il ladro". Tra una battuta e l’altra Joel ha intrattenuto il pubblico con la sua musica, esibendosi in una versione molto soul di "Just the way you are", passando attraverso una classicheggiante "Uptown girl" suonata con il suono di una spinetta(!) e proponendo "Only the goods die young" nella originaria stesura ‘reggae’, per poi suonarla nuovamente, scatenandosi in un rock’n’roll selvaggio. Il pubblico si è divertito moltissimo tanto per la musica che per i racconti di Joel, spesso fatti alternando l’inglese ad un italiano improvvisato, applaudendolo a lungo alla fine dello show.