Forse non è stata scritta la parola "fine" sul rapporto che per tanti anni ha legato Mike Portnoy ai Dream Theater. Come si ricorderà, il rutilante batterista aveva abbandonato la formazione dopo oltre due decenni nel settembre 2010. Il prodigioso musicista di Long Beach aveva ammesso che, dopo 25 anni in line-up, la sua decisione potesse sembrare "uno choc totale" e, appunto un anno fa, aveva così spiegato quello che pareva una sorta di auto-licenziamento.
Mike aveva chiesto agli altri membri di prendersi una pausa per ricaricare le batterie. Gli altri non ne avevano voluto sapere e gli resero noto che sarebbero andati avanti senza di lui. Mike, il cui padre escogitò il nome "Dream Theater", rassegnò così le dimissioni nonostante volesse solamente un'interruzione. "Ho deciso di sacrificarmi e uscire dal gruppo per non ostacolare i loro desideri", disse il batterista. Ora, come riporta "Classic Rock", un nuovo risvolto. Forse le cose non stavano esattamente così, perché si parla di una denuncia che Portnoy avrebbe sporto contro i suoi ex compagni. L'atto sarebbe stato depositato già lo scorso 27 aprile e in esso si riporterebbe che il querelante, appunto il batterista, ritiene d'essere stato "escluso senza motivo" dalla band e che la stessa ha illegalmente utilizzato la sigla "Dream Theater" per registrare un album senza il suo consenso. Il musicista ha puntualizzato: "Qui dobbiamo tutti rilassarci un po'. Piantiamola di mettere veleni negativi in Rete...la legge mi costringe a non parlare di questioni di business, e sono certo che si capirà che bisognerebbe sempre sentire anche l'altra campana. Se solo potessi parlare di 'sta roba e spiegare la realtà...mi piacerebbe troppo! Ma legalmente non posso parlarne".
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24/09/2011