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Kasabian, 'Velociraptor!': 'Siamo sempre dei rebel hippie amanti del rock'

Kasabian, 'Velociraptor!': 'Siamo sempre dei rebel hippie amanti del rock'

I Kasabian tornano sulle scene musicali con la loro nuova creatura. A distanza di tre anni da "West ryder pauper lunatic asylum", la band inglese pubblica oggi "Velociraptor!", disco intenso e curato nei minimi dettagli. Nel nuovo lavoro, i Kasabian mantengono inalterato il loro spirito rock, che deventa, in "Velociraptor!", "rapido ed aggressivo", come affermano Serge Pizzorno, chitarrista e compositore, e Tom Meighan, frontman del gruppo. Rockol ha incontrato i due artisti per parlare con loro dei brani contenuti nell'album, del loro stile musicale e delle loro influenze artistiche. "Siamo davvero orgogliosi di questo disco, è il lavoro a cui teniamo di più. Ci sono voluti mesi, fatica e notti insonni per dare alla luce i pezzi che compongono il nostro nuovo album ma ne è valsa davvero la pena. Abbiamo lavorato tra San Francisco e Londra, con un gruppo di archi dal vivo. Dio, è stata un'esperienza meravigliosa. Un suono del tutto differente da ciò che si può realizzare in maniera artificiale in studio. Dirigere i musicisti, poi, mi ha emozionato davvero molto. Gli davo indicazioni assurde su ciò che desideravo a livello sonoro e di atmosfere. E' stato grandioso", dice Pizzorno. "Il titolo che abbiamo scelto indica perfettamente il mood dell'album", interviene Meighan,"il velociraptor è veloce, aggressivo, immediato, come lo sono i nostri nuovi brani. Per di più, nella Preistoria, questo essere era l'unico in grado di sconfiggere il Tyrannosaurus Rex. Insomma, il velociraptor faceva la differenza, ed è proprio questo che abbiamo sempre voluto fare noi: emergere dalla massa, distinguerci". Nonostante sia passato del tempo dal loro primo album, eponimo del 2004, la band sente di aver conservato intatto lo spirito degli esordi: "Io e Serge suoniamo insieme da quando avevamo diciassette anni, volevamo spaccare tutto. E devo dire che, oggi, abbiamo gli stessi istinti e gli stessi desideri di un tempo. Siamo dei rebel hippie che amano i suoni distorti. I Led Zeppelin e gli Stones hanno sempre fatto parte del nostro bagaglio musicale e tocchi del loro stile si ritrovano anche in 'Velociraptor!'. Se si analizza brevemente la storia della musica, ma proprio in soldoni, sono gli anni '60/'70 che hanno segnato il rock; gli anni '80 sono solo 'shit' mentre nei '90 c'è stata la nascita del brit pop. E oggi? E' un gran casino", dice Tom. "Non è variato nemmeno il modo di comporre", prosegue Sege, "Sono un 'workaholic', uso un metodo scrittorio complesso e personale, e compongo anche tutta la notte, finché non sono soddisfatto del risultato. Se dovessi scegliere un brano di cui sono particolarmente fiero, in questo disco, direi 'Goodbye kiss': un testo intenso, non avevo mai scritto nulla di simile sino ad ora". "Volevamo realizzare un classico-moderno, un disco adatto a tutte le situazioni, da ascoltare in macchina, come a casa o ad una festa. 'Velociraptor!' è proprio la realizzazione di ciò che avevamo in mente. Non vediamo l'ora di suonarlo dal vivo: è sempre sul palco la vera prova del nove", concludono i due musicisti. I Kasabian, che sono stati ospiti lo scorso 3 settembre all'iDay di Bologna, torneranno in Italia il prossimo 20 novembre per un unico live all'Alcatraz di Milano.

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