“È grave, è una tragedia” dice il DJ dalla sua casa di Chicago “ però allo stesso tempo mi sento come un libero agente, so di avere un buon album e posso contare su più possibilità.” Le recensioni del nuovo album parlano di un Velvet più attento ad un’espressione intimistica che alle fughe techno-shock proposte nella produzione precedente.
Notizie
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12/02/2001
Green Velvet cerca etichetta
Il secondo album di Green Velvet è pronto, ma ora manca l’etichetta che lo distribuisca negli Stati Uniti. Il bizzarro progetto di Curtin Jones che sotto pseudonimo Green Velvet, presenta alcuni suoi DJ-set, è finito suo malgrado a rimetterci nella chiusura della sottoetichetta della Warner Bros che aveva pubblicato il suo primo album. Così “Whatever”, la sua nuova uscita, è rimasto senza etichetta per gli USA.
“È grave, è una tragedia” dice il DJ dalla sua casa di Chicago “ però allo stesso tempo mi sento come un libero agente, so di avere un buon album e posso contare su più possibilità.” Le recensioni del nuovo album parlano di un Velvet più attento ad un’espressione intimistica che alle fughe techno-shock proposte nella produzione precedente.
“È grave, è una tragedia” dice il DJ dalla sua casa di Chicago “ però allo stesso tempo mi sento come un libero agente, so di avere un buon album e posso contare su più possibilità.” Le recensioni del nuovo album parlano di un Velvet più attento ad un’espressione intimistica che alle fughe techno-shock proposte nella produzione precedente.