Rivolte a Manchester, distrutto un negozio della Pretty Green di Liam Gallagher
Una volta tanto, la parola Manchester suona amara per Liam Gallagher. L'ex cantante degli Oasis, ora leader dei Beady Eye, è rimasto coinvolto suo malgrado nei disordini che stanno scuotendo l'Inghilterra a partire dalla capitale Londra: un negozio della Pretty Green, la sua casa di moda che tanto lo ha fatto litigare con il fratello Noel, è stato sfasciato la scorsa notte (9 agosto).
L'esercizio, che si trova nella centrale King Street, è stato preso d'assalto dai rivoltosi, che hanno distrutto le vetrine e rubato diversi vestiti. L'NME ha raccolto la testimonianza di un ragazzo che si trovava nelle vicinanze e che ha twittato queste parole: "Il negozio della Pretty Green di Liam Gallagher, King Street…c'era un sacco di sangue in quel posto".
Nel frattempo i disordini di Londra continuano. Gli scontri sono iniziati sabato scorso nel quartiere di Tottenham, a seguito di una protesta pacifica contro l'uccisione di Mark Duggan: l'uomo, 29 anni e quattro figli, è morto dopo essere rimasto coinvolto in una sparatoria con la polizia di Scotland Yard nei pressi del Ferry Lane Bridge, in circostanze ancora da chiarire.
La serie di incendi appiccati dai giovani ribelli londinesi durante gli scontri con la polizia due giorni fa ha colpito anche il magazzino della PIAS (Play it again Sam), label che si occupa della distribuzione dei prodotti Sony, ma soprattutto di diverse etichette indipendenti: XL, Beggars, Domino, Big Brother e molte altre.
Alcuni artisti di fronte ai disagi delle città però non stanno a guardare: già ieri Kate Nash e i Kaiser Chiefs