Joni Mitchell: la storia, i video

Roberta Joan Anderson, in arte Joni Mitchell - prenderà il nome d’arte dal suo primo marito, il folk singer Chuck Mitchell - nasce a Fort McLeod, Canada, nel novembre del 1943. Dopo un’infanzia trascorsa a lottare con la poliomielite (che colpisce in tenera età anche un altro grande contemporaneo canadese, Neil Young), il suo primo omonimo album, poi ribattezzato SONG TO A SEAGULL, esce nel 1968 e si avvale della produzione di David Crosby. Seguono altri importanti lavori, che la consolidano ai vertici della fama del circuito folk grazie a canzoni come “Both sides, now” (portata al successo da Judy Collins), “The circle game” (interpretata anche da Tom Rush), “Big yellow taxi” e “Woodstock”, celebrazione dell’omonimo festival dell’estate 1969 che diventa un hit nella versione di Crosby, Stills, Nash & Young.




Dopo BLUE, album totalmente acustico e caposaldo riconosciuto di un nuovo stile di cantautorato “confessionale” al femminile che influenzerà intere generazioni di autrici, i primi indizi di cambiamento arrivano con FOR THE ROSES e soprattutto con COURT AND SPARK, disco del 1974 che mette in mostra la voglia di deragliare su territori più jazz e fusion accanto ad un pop sofisticato che le frutta il suo maggior successo commerciale.



L'inclinazione dell'artista viene seguita in un nuovo, sperimentale itinerario musicale che durerà oltre un decennio e le farà incontrare sul suo cammino personaggi come Charles Mingus (che le ispira un omonimo album del 1979), Pat Metheny, Jaco Pastorius e Wayne Shorter





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