Flippaut Alternative, la diretta: il concerto dei Verdena


Il sole comincia a calare, dallo stage scendono i Glasvegas e salgono i Verdena. Un aggettivo per sintetizzare il concerto: potente. 54 minuti di spettacolo intenso e senza pause, se non si contano i fugaci "grazie"  che la bassista Roberta accenna al microfono tra un brano e l'altro. Poche parole e pochi fronzoli, insomma, come a dire che non è certo l'apparenza a contare,  ma la sostanza. Chi si aspettava uno spettacolo "a tutto tondo", comprensivo di vecchi e nuovi pezzi della band, probabilmente tornerà a casa a bocca asciutta perché dei Verdena di "Valvonauta", "Luna" o "Isacco nucleare" nemmeno l'ombra. Il concerto si apre con "Sorriso in spiaggia" - parte 1 e parte 2- ed è proprio sulla scia dell'ultimo disco della band, "Wow", che il tutto continua. Già dal secondo brano, dalla beatlesiana intro di "Rossella roll over", si intuisce quale sarà la linea della esibizione  di Vigevano ed è con  "Bada blues", "Nuova luce" e "Lui gareggia" che se ne ha  conferma. Alberto e soci si divertono a scambiarsi gli strumenti, il pubblico conosce perfettamente i testi e li canta a gran voce. Ma non si parla solo di "Wow", qualche richiamo a "Requiem" , penultimo lavoro in studio della formazione, effettivamente c'è, con "Il caos strisciante" ad esempio, o con "Don Calisto". I caldi accordi di "Letto di mosche" e di "Razzi arpia inferno e fiamma" continuano a mantenere l'atmosfera altrettanto calorosa, preparando la strada a "Scegli me", accolta con applausi e un timido boato. Con "Non prendere l'acme" i Verdena concludono la loro esibizione. Un "Grazie, ciao" ci dice che è tempo di prepararsi al prossimo spettacolo. Tutto è pronto per continuare a ballare con i Chromeo.

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