Dan Black è un vero portento. Se gli chiedi della scena clubbing arriccia il naso: io a ballare non ci vado mai mi piace molto produrre i beat, questo si!": Dopo l'esperienza con i Planet Funk e l'avventura con i suoi Servant, Dan ora viaggia da solo. "Ho intitolato il mio primo disco solista 'Un', che in francese vuol dire uno, primo. Ma è anche una preposizione, tipo 'uncovetional', 'unbeliveble',tutti agettivi che vorrei calzassero a pennello con il mio album. Poi ditemi voi". Il set di Dan è stato davvero all'insegna dell'electro più sfrenata. Tra i brani suonati da lui al Synt, e da un givane musicista alla chitarra, spicca "Symphonies", brano che contempla anche una versione remixata con Kid Cudi: "L'esperienza con Kid è andata molto bene, anche se abbiamo lavorato per lo più a distanza. Internet, mail e sala di registrazione. Sono un musicista trasversale mi piace mischiiare i generi: la techno, l'hip hop, il pop, un po' tutto insomma. Ora sto lavorando sul nuovo album , che sarà di certo megliodel primo.Lavorare da soli ha i suoi vantaggi, decidi tutto tu, nessuno ti rompe le scatole". E l'italiano? Lo ricorda? data l'esperienza con i partenopei Planet Funk?:"Ora viv in Francia e ammetto di essermi dimenticato tante parole... cosa posso dire...'Cosa fai?'.Prometto di studiare prima di tornare qui, così poi parliamo in italiano", conclude Dan.
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12/07/2011