Concerti, parla Claudio Trotta (Barley Arts): 'Se nulla cambia, addio San Siro'

Ha usato toni perentori Claudio Trotta, numero uno di Barley Arts, a margine della conferenza stampa di presentazione del festival "Dieci giorni suonati", per lanciare un messaggio alla neoinsediata amministrazione (supportata in prima persona dallo stesso Trotta, durante la campagna elettorale): il promoter ha infatti preso spunto dalla sanzione recentemente comminata a Vasco Rossi durante uno dei suoi quattro concerti allo stadio Meazza di San Siro (e molto simile, per certi versi, a quella dei famosi "22 minuti" che l'ebbero per protagonista) per una riflessione sull'atteggiamento della giunta meneghina nei confronti degli spettacoli musicali dal vivo. "O si modifica la soglia massima di emissione sonora - fissata al momento ad un livello di decibel troppo basso - oppure parlare di San Siro, per quanto mi riguarda, è come parlare di niente: a queste condizioni, io non ci tornerò mai". "Se la giunta parte con questi provvedimenti parte decisamente male", ha proseguito Trotta: "Ho scritto a Maran (l'assessore alla mobilità, il più giovane - 31 anni - della squadra schierata da Pisapia a palazzo Marino, ndr), facendogli presente queste cose. La società civile non è rappresentata solo dai comitati di quartiere ma anche dagli imprenditori che creano ricchezza e da decine di migliaia di appassionati. Maran mi ha risposto in politichese: io da loro mi aspetto più coraggio e scelte più chiare".