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01/12/2000
Negli USA: Backstreet Boys al numero uno, ma non è record. Beatles secondi
La conquista del primo posto da parte dei Backstreet Boys, con il loro nuovo “Black & blue”, si presta a due considerazioni completamente differenti. Da un lato c’è l’affermazione indubbia: un primo posto negli States, e per di più con la grandiosa cifra di 1.590.000 copie vendute, non si discute. Dall’altro c’è chi invece vi vede l’aspetto negativo, e cioè che “Black & blue” (così intitolato per i colori dei vestiti della boyband durante un servizio fotografico) non è riuscito a superare il record afferrato dagli amici-rivali ‘N Sync lo scorso marzo con 2.400.000 copie del loro “No strings attached”. Da qualunque parte si voglia considerare la cosa, rimane il fatto che i BSB si sono migliorati: il loro precedente “Millennium” aveva infatti esordito in classifica con 1.130.000 copie. Il milione e mezzo di unità smerciate da Nick e soci fa così retrocedere “1” dei Beatles, compilation di 27 grandi brani dei Fab Four, sul secondo gradino. Alle spalle dell’ex regina un’altra compilation, anche se forse meno nobile, e cioè “Now that’s what I call music-Vol. 5”. La stella del country Tim McGraw esordisce sulla quarta tacca con il suo “Greatest hits”, del quale dai negozi sono uscite 306.000 copie. Buono ma non eccezionale l’arrivo di “The W”, il nuovo dei Wu-Tang Clan: quinto posto con 301.000 pezzi. Chiudono la Top 10 i più recenti lavori di Sade, R.Kelly, OutKast, Limp Bizkit e Ricky Martin. “Mama’s gun” di Erykah Badu, con 190.000 unità, per poco manca l’aggancio alla Top: il disco chiude la settimana all’undicesima posizione. Numero 23 per l’ultimo di Enya, “A day without rain”. E, alla fine, una curiosità: se verso il ’95 Oasis e Blur sognavano di conquistare l’America cavalcando le armate Britpop, questa volta i loro ultimi lavori si devono accontentare delle briciole. “Familiar to millions”, il live dei fratelli Gallagher, debutta al numero 182, mentre il “Best of” di Damon e soci lo segue mestamente al numero 186.