Trent Reznor dei Nine Inch Nails accusato per un presunto "furto" di sei brani

Con dovizia di dettagli, tale Mark Nicholas Onofrio ha prodotto le prove di quello che sarebbe più che un plagio da parte di Trent Reznor ai suoi danni. Le canzoni sottratte indebitamente all’anonimo musicista farebbero parte del suo album (regolarmente registrato e protetto da copyright) dal titolo "Elephant Man" (1993): i titoli sotto osservazione sono "This Hell", che somiglierebbe in maniera inconfutabile a "Burn" (contenuta nella colonna sonora di "Natural Born Killers"); "Voice", simile sia a "Closer" che a "Mr. Self- Destruct"; "Nothing", somigliante a "March of pigs"; "Real", copia di "Hurt"; "Dinner with Jeff", modello di "Downward Spiral" (queste ultime cinque sono tutte tratte da "Downward spiral" dei Nine Inch Nails). La causa che Onofrio ha intentato a Los Angeles accusa Reznor di concorrenza sleale e violazione del diritto d’autore. Reznor sarebbe entrato in possesso del materiale dopo avere accettato via e-mail di riceverlo per una sua valutazione.
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