Rock in IdRho, la diretta: il report del set dei Social Distorsion

La vecchia guardia sul palco del Rock In IdRho: Mike Ness non è più il ragazzo che saltava atletico con la chitarra in mano, sulla copertina di "Somewhere between heaven and hell", e si vede. Si presenta sul palco alla guida dei suoi Social Distorsion con un improbabile completo fatto di larghi pantaloni blu elettrico, camicia bianca con bretelle e cappello. I tatuaggi ci sono sempre, e sarà pure un po' imbolsito, ma la sua band rivendica il ruolo di fondatrice del punk rock californiano, che frequenta fin dagli anni '80.

L'apertura è con uno dei classici del gruppo, "Bad luck", da "Somewhere between heaven and hell", e si va avanti per un'ora. L'inizio è a ritmi sostenuti, con Ness che arringa la folla ("Altro che il festival in Austria dove siamo appena stati, con un pubblico freddo! Voi siete una motherfucking crowd"), parla di sé ("Sono cresciuto come punk rocker, ora sono un uomo e sono contento di esserci ancora"), rivendica le sue origini con "California hustle & flow", e chiama due coriste di colore per "Can't take it with you", che più che punk rock sembra portare al rock degli Stones. Chiusura con "Ring of fire" di Johnny Cash, che la band ha in repertorio da decenni: il pubblico apprezza e parte ancora una volta il pogo. Tra poco la vecchia guardia continua, con l'arrivo degli Stooges e di Iggy Pop

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